L’annuncio durante la Riunione del Comitato di Sorveglianza, alla presenza della Commissione Europea e del Partenariato Territoriale
Si è tenuta nella giornata del 16 dicembre 2020 alle ore 09.30, in modalità digitale, la riunione annuale del Comitato di Sorveglianza del POR FSE Marche 2014-2020.
La Regione Marche ha raggiunto tutti gli obiettivi di spesa per il 2020 sul Fondo sociale europeo (FSE), certificando alla Commissione Europea un importo di 104,26 milioni di euro, a fronte di un target 2020 di 101,16 milioni di euro.
Argomento centrale della giornata è stata la presentazione dello stato di avanzamento del POR (Programma Operativo Regionale), le principali iniziative avviate e in corso nel 2020, la spesa sostenuta e le previsioni per il 2021.
In questo 2020, infatti, 11.420 sono stati complessivamente i progetti avviati, a fronte di 31,34 milioni di euro di risorse stanziate, per 67.823 i destinatari raggiunti (di cui 38.000 sono donne e 22.700 sono i residenti in aree rurali).
Un panorama positivo quindi quello che emerge dalle parole e dal bilancio esposto nel corso del Comitato di Sorveglianza annuale.
L’Assessore Aguzzi, che ha presieduto il Comitato in sostituzione del Presidente Acquaroli, sottolinea come sia opportuno dare sostegno a tutte le categorie in difficoltà, indirizzando tutti i fondi necessari ad un effettivo rilancio economico, un reimpiego di tutte quelle attività che oggi sono in grande difficoltà a causa della pandemia. Gli obiettivi per la nuova programmazione sono tutti volti ad incentivare le politiche attive: ripresa e rilancio delle attività; sostegno a categorie in difficoltà; focus sul sociale; attenzione ai soggetti con necessità di essere reimpiegati nel mondo del lavoro; impegno ad un corretto indirizzo dei fondi.
La rilevanza degli effetti sanitari, sociali ed economici legati all’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha indotto la Regione a valutare la possibilità di attuare misure di contrasto alla stessa emergenza con risorse del POR FSE 2014/2020.
A questo proposito Andrea Pellei (Autorità di Gestione FSE e FESR) evidenzia che sono stati individuati 3 ambiti sui quali intervenire, che si riferiscono a 3 distinte priorità del POR FSE.
Nell’ambito sanitario è previsto un ammontare complessivo di 5,75 mln di euro per dispositivi di protezione individuale, disinfettanti e altro materiale per operatori sanitari e cittadini.
Nell’ambito Istruzione, si prevede un sostegno di circa 2,5 Mln di euro per l’acquisto della strumentazione informatica per gli studenti bisognosi.
Si prevede, inoltre, di intervenire con circa 15 mln di euro, attraverso la rimodulazione delle risorse ancora non impegnate sul POR FSE, con una misura di sostegno alle PMI che hanno avuto cali di fatturato e che comunque mantengo l’occupazione.
Adelina Dos Reis, (Capo-Unità della Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione della Commissione europea) ha ribadito l’importanza dell’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus (CRII e CRII+). Ha inoltre sottolineato come la Commissione Europea ha continuato il suo impegno, sostenendo l’idea di un Europa più digitale e sostenibile, individuando in tale prospettiva NEXT GENERATION EU come lo strumento proposto con l’obiettivo ultimo di contribuire a riparare danni economici e sociali causati dalla pandemia di coronavirus.
La Dos-Reis ha ricordato anche il fondo SURE, quale nuovo strumento europeo per proteggere i posti di lavoro, attraverso prestiti erogati agli Stati membri. Per l’Italia sono previsti 27,4 miliardi di euro.
A conclusione dei lavori, parere molto positivo quello espresso da Marianna D’Angelo dell’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro - Coordinamento FSE), che si complimenta con la Regione Marche per gli obiettivi di spesa e i target raggiunti, un traguardo molto importante e per nulla scontato, vista la situazione di emergenza da COVID-19 che ha interessato una regione già indebolita dagli ultimi eventi sismici.
Per la nuova programmazione evidenzia come bisognerà lavorare molto per costruire un Programma che corrisponda ai bisogni del territorio. “Il programma dovrà ricavarsi un suo ruolo dedicato al territorio e ad interventi meno emergenziali e più sistemici”.