“Quella di oggi è una giornata dal valore straordinario: la riapertura del Palazzo Arcivescovile e del Museo Diocesano rappresenta un tassello fondamentale per Camerino, per la nostra regione e per l’intero cratere sismico. Camerino è stata tra le città più duramente colpite dal sisma e restituire questo luogo alla comunità significa offrire uno strumento concreto di ritorno alla normalità, un passo decisivo verso il ritorno alla vita quotidiana, di riappropriazione del centro storico e alla piena vitalità del territorio”.
Sono le parole del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che, stamattina, ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione del Palazzo Arcivescovile di Camerino e del Museo Diocesano ‘Mons. Giacomo Boccanera’: un momento simbolico e concreto nella ricostruzione del cuore urbano.
«Dobbiamo proseguire su questa strada con la consapevolezza che il tempo è il fattore determinante per restituire competitività e futuro a questi luoghi – ha proseguito Acquaroli –. Oggi c’è soddisfazione, ma anche piena coscienza delle responsabilità che ci attendono. Quando attraversai Camerino cinque anni fa, la situazione era profondamente diversa e l’obiettivo istituzionale e politico era quello di far partire finalmente la ricostruzione. Oggi entrare in città, dopo numerose occasioni in questi anni, è stato emozionante: si vede una situazione molto diversa, una città che si sta riappropriando dei propri spazi, e mi auguro che tra altri cinque anni potremo dire di aver restituito pienamente la vita a questi territori”.
“Nella Piazza del Duomo” ha aggiunto il presidente Francesco Acquaroli “risiedono due istituzioni fondamentali: l’Arcidiocesi, che oggi riapre nella sua sede e nello splendore del museo diocesano, e l’Università che ha sede nel Palazzo Ducale. Sono palazzi che hanno attraversato e raccontano secoli di storia, e rappresentano un’eredità profonda da custodire e rilanciare. Abbiamo lavorato molto e continueremo a farlo, mettendo sempre al centro l’interesse del territorio. La ricostruzione materiale richiede risorse, progettualità e manodopera. Quella economica e sociale, ancora di più, fiducia, visione e senso di comunità”.
Il museo custodisce un patrimonio artistico di grande valore, con opere tra gli altri di Luca Signorelli, Giovan Battista Gaulli e Giovanni Battista Tiepolo. L’evento, dal titolo “Dopo il silenzio, la rinascita”, ha visto la partecipazione, oltre che del presidente Acquaroli, dell’Arcivescovo Francesco Massara, del commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, del sindaco Roberto Lucarelli, dei rappresentanti della Soprintendenza, delle principali autorità militari della Regione e di tantissimi cittadini.
Tatiana Cursi tatiana.cursi@regione.marche.it tatiana.cursi