Oggi presso il Comune di Porto Recanati, il sindaco Roberto Mozzicafreddo, l’assessore alla Difesa della costa, Angelo Sciapichetti, il provveditore interregionale alle Opere pubbliche per Toscana, Marche, Umbria, Maria Lucia Conti, il direttore territoriale produzione Marche, Abruzzo e Umbria di Rete Ferroviaria Italiana, Stefano Morellina, hanno tenuto una conferenza stampa per presentare il progetto di intervento di difesa della costa nel paraggio dal Fiume Potenza al Fosso Pilocco nei Comuni di Porto Recanati (Mc) e Potenza Picena (Mc). Un intervento che prevede un investimento complessivo di 17,7 milioni di euro – di cui 5,49 milioni finanziati dalla Regione Marche, quattro milioni dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, quattro da RFI e 4,21 dal Commissario straordinario per il dissesto idrogeologico - e che riguarda un tratto di costa particolarmente ampio, di circa tre km.
Hanno preso parte all’incontro con la stampa anche il dirigente del Provveditorato delle Opere pubbliche delle Marche, Carla Macaione, il coordinatore dell’ufficio Opere marittime, Renato Paolo Mastroberti, il responsabile unico del procedimento del progetto presentato, Corrado Maria Cipriani, del Provveditorato delle Marche, il dirigente del Servizio Infrastrutture della Regione Marche, Mario Pompei.
“Il Sindaco, Roberto Mozzicafreddo, nel ringraziare la regione Marche nella figura dell’assessore Sciapichetti e tutti gli altri intervenuti, ha sottolineato come finalmente – con un atto concreto quale il progetto preliminare presentato - si sia finalmente avviato a concreta e positiva conclusione un percorso iniziato nel 2009 all’indomani della violenta mareggiata del dicembre 2008. La partecipazione sinergica a questa fase di Regione e Provveditorato e la collaborazione con altri Enti coinvolti oltre all’impegno di indiscusse professionalità tecniche permette di guardare ad un futuro identificabile in cui potremo finalmente pensare di dormire sonni più tranquilli in occasione delle mareggiate che ormai non conoscono più stagioni e continuano imperterrite a mettere in grave pericolo infrastrutture, cose e persino persone. Porto Recanati dopo decenni, finalmente potrà vedere tutelato il suo bene più importante per quello che da sempre rappresenta il volano della propria economia, il turismo. Non finisce tuttavia qui. La difesa della costa è argomento che riguarda Porto Recanati per tutta la sua estensione. L’impiego a Scossicci delle economie da ribasso d’asta del progetto, rappresenta sicuramente un intervento importante ma con altrettanta sicurezza non ne rappresenta la soluzione definitiva. Su questo, insieme alla Regione, continueremo – senza soluzione di continuità - ad attivarci in modo da poter reperire risorse indispensabili alla realizzazione di interventi che possano concretamente definirsi definitivi”.
“Grazie all'Accordo di programma per gli interventi sul dissesto idrogeologico – ha detto Sciapichetti - stipulato tra tutti i soggetti coinvolti, è stata realizzata la progettazione preliminare e il relativo studio ambientale. L’investimento complessivo è di 17,7 milioni di euro. La progettazione è stata realizzata in sinergia tra Regione-ITE e Opere Marittime del Provveditorato. A quest'ultimo competerà anche la direzione lavori e la procedura europea di appalto. C’è stata anche una proficua collaborazione con Confindustria Marche in relazione all’indagine di mercato relativa ai materiali lapidei. Siamo quindi di fronte ad un’esemplare collaborazione istituzionale che sta portando alla realizzazione della più importanti opera pubblica a difesa della costa nella nostra Regione realizzata negli ultimi tempi, in un tratto particolarmente critico. Se dai ribassi d’asta di questa procedura emergeranno economie, esse saranno investite sulla parte a nord del litorale, in modo che questo tratto di costa sia messo durevolmente e complessivamente in sicurezza”.
Il Provveditore alle opere pubbliche per la Toscana, le Marche e l'Umbria, l'arch. Maria Lucia Conti arrivata da Firenze per illustrare il progetto redatto dai suoi uffici marchigiani con la collaborazione della Regione, ha evidenziato l'interessamento diretto del ministro Delrio per la realizzazione di quest'opera di difesa costiera. "Non solo per l'importante finanziamento stanziato dal ministero - ha affermato il Provveditore - ma per l'impegno richiesto all'intera struttura marchigiana che permette, già da domani (il 26 luglio n.d.r.), di sottoporre un progetto compiuto al parere del Comitato Tecnico Amministrativo di Firenze, al fine del pieno rispetto della tabella di marcia concordata con tutti gli attori istituzionali mesi addietro, per una realizzazione alla quale teniamo particolarmente."
“La collaborazione attiva con tutti gli enti locali interessati promossa da Rete Ferroviaria Italiana – ha sottolineato Stefano Morellina - ha permesso di far confluire i finanziamenti in progetti organici. Nel recente passato le risorse economiche stanziate erano utilizzate solo per interventi spot, una scelta che impediva di raggiungere gli obiettivi definiti. Oggi i risultati ottenuti con il cambio di strategia sono concreti e sono stati possibili grazie alla fattiva collaborazione fra tutti i soggetti che agiscono nell’interesse della collettività. E grazie a questo sinergico impegno RFI ha potuto realizzare interventi funzionali sia per la regolarità e la sicurezza della rete ferroviaria sia per le comunità locali”.
Sulla scorta del know-how del Provveditorato Marche, la Regione ha inteso addivenire a una speciale formula di Convenzione per la difesa della costa marchigiana dal rischio idrogeologico, che riunisce diversi attori e fonti di finanziamento la cui sinergia consente il raggiungimento del risultato.
Il progetto realizzato è conforme alla recente variante al Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere approvata dal Consiglio regionale. Il tratto in esame è particolarmente ampio (circa tre km) con una prevalenza di zone in erosione, i maggiori squilibri interessano aree a nord del fosso Pilocco con effetti erosivi concentrati che interessano direttamente anche l’infrastruttura ferroviaria. L’intervento, che prevede la realizzazione di scogliere emerse e ripascimenti, è a difesa dell’abitato a sud di Porto Recanati e del tratto della linea ferroviaria Bologna – Lecce. Il progetto si divide in due fasi: realizzazione di nuove scogliere emerse e ripascimento zona nord di circa 100.000 m3 per un importo totale di 15,26 milioni di euro e successivamente ripascimento zona sud di circa 60.000 m3 per un importo totale di 2,44 milioni di euro. La difesa rigida prevista si sviluppa longitudinalmente con 29 setti di scogliera emersa di lunghezza variabile da 40 a 80 metri, intervallati da varchi regolari di 25 metri. E’ prevista inoltre la manutenzione dell’ultima scogliera a nord esistente, avendo attualmente perso la forma originaria a causa delle mareggiate subite. Relativamente alla prima fase l’aggiudicazione e avvio lavori è prevista tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, con termine lavori nel 2018. La seconda fase prevede l’aggiudicazione dei lavori entro il 2018 e il loro termine entro il 2019.(f.b.)
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