La facciata principale della chiesa

La chiesa del Santissimo Sacramento e del Rosario di Monte Rinaldo è oggetto di un contributo di 895.534 euro per la riparazione post sisma. Dopo la trasmissione degli atti di adeguamento prezzi da parte dell’Ufficio Speciale Ricostruzione (su istanza della Diocesi), la Struttura commissariale ha decretato la concessione dei fondi per l’antico monumento edificato tra il 1751 e il 1759 nel piccolo borgo del Fermano.

Le scosse di terremoto del 2016/2017 hanno provocato alcuni danni alla imponente struttura settecentesca, tra cui il ribaltamento della facciata, fratture, lesioni in molte zone, compresa una serie di distacchi anche degli elementi decorativi.

Motivo per cui l’intervento che verrà messo in atto consisterà, tra le altre cose, nella ripresa localizzata della muratura segnata da lesioni con la tecnica dello "scuci e cuci" di tessuto murario eseguito ad una testa, sia all'interno che all'esterno; nella ripresa delle lesioni su cornici e rilievi attraverso la cucitura a secco con barre elicoidali ad elevate prestazioni meccaniche, limitata all'interno in corrispondenza delle lesioni a stucchi e decorazioni; infine, nel rifacimento della copertura della centrale termica attraverso la demolizione dell’esistente ed il rifacimento con profili metallici, collegati da un cordolo perimetrale a vista, con impermeabilizzazione e manto di copertura.

Curiosità. Originariamente la chiesa era nota con il nome Madonna Santissima della Misericordia (o anche della Pace), grazie ai lasciti delle Venerabili Compagnie del Santissimo Sacramento e del Rosario, ancora oggi proprietarie del bene.

Attribuita all’architetto Gaetano Maggi, fu consacrata dall’arcivescovo di Fermo, Alessandro Borgia, nel 1759 e riconsacrata nel 1798, con la nuova denominazione, dal cardinale Menocchio (assistente al Soglio Pontificio): tutto ciò per distinguerla dall’omonima chiesa situata sempre a Monte Rinaldo.