Ufficio Speciale Ricostruzione Marche

UFFICIO SPECIALE PER LA RICOSTRUZIONE

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lunedì 11 settembre 2023  15:19 

La Casa della Memoria di Servigliano 

 

Durante la Seconda Guerra Mondiale si chiamava “CPG-59”, ma la sua costruzione avvenne ben prima, nel 1915, col fine di detenere i soldati dell’Impero Austro-Ungarico fatti prigionieri durante la Grande Guerra. La sua capienza arrivava a circa 4.000 persone. Fu chiuso alla fine degli anni ’50 e lasciato in stato di abbandono per una ventina d’anni, prima che iniziassero i lavori di demolizione delle baracche e si desse avvio alla trasformazione del luogo.

Il campo di prigionia di Servigliano (Fermo), oggi Casa della Memoria, è uno dei presidi marchigiani che si occupa di tenere vivo il ricordo di cotanta umana crudeltà. E lo fa attraverso ricerche, eventi, visite guidate e tanto altro. Da testimone di tutte le più grandi tragedie del Novecento.

Ecco perché rimane fondamentale salvaguardare un posto del genere. Ed ecco perché l’ordinanza commissariale 137, tra le opere pubbliche approvate nei diversi piani, ha deciso di finanziare ben due interventi sull’ex “CPG-59”. Il primo andrà a ad agire sullo spazio laboratoriale (350.000 euro) ed il secondo sul punto informativo e di servizi posto all'ingresso della Casa della Memoria (250.000 euro).

Ma Servigliano, piccolo comune dell’entroterra annoverato tra “I Borghi più belli d’Italia”, ha ricevuto copertura economica anche per altre quattro opere. La più cospicua, 2 milioni, è per la rigenerazione dell’ex ospedale (con punto di promozione e servizi e hub espositivo), ultimo tassello che consentirà di terminare la riqualificazione del complesso monastico di Santa Maria del Piano.

Previsti anche il miglioramento sismico dell’ex scuola elementare “Curetta”, con hub associativo e culturale (400.000 euro), e la riparazione dell’infrastruttura viaria sul perimetro del centro storico, con contestuale abbattimento delle barriere architettoniche (500.000 euro).

Infine, ci sono 500.000 euro per la riparazione del danno ed il rafforzamento locale del cimitero monumentale del capoluogo.