Ufficio Speciale Ricostruzione Marche

UFFICIO SPECIALE PER LA RICOSTRUZIONE

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mercoledì 9 agosto 2023  15:40 

Una suggestiva immagine di Monteleone 

 

Il paese dei vulcanelli di fango racconta storie sin dall’antichità. Una delle più interessanti riguarda l’origine del nome. Intorno all’anno 570, i Longobardi giunsero nel Piceno ed assediarono anche queste zone. Sembra che esistessero due aggregazioni riunite in un unico municipio: il primo, detto Mons Leohun, nella zona di Poggio Castello, sarebbe caduto sotto i Longobardi; il secondo insediamento, Torre di Casole, resistette invece 12 anni per merito di un condottiero chiamato Leone.

Dal nome del suo difensore sarebbe quindi derivato il toponimo, sebbene ci siano diverse altre ipotesi in merito: “leone” potrebbe essere nato da “legumi”, da legionis (forza militare) o da leonis (leone); a loro volta questi tre nomi potrebbero derivare dal preistorico lehum o legun.

Siamo a Monteleone di Fermo, sul contrafforte fra il fiume Ete Vivo e il torrente Lubrico, dove ancora si trovano resti di mura castellane e il nucleo abitato presenta immutati caratteri di architettura medioevale. Qui c’è pure l’attrattiva dei mitici vulcanelli, fenomeno naturale che, nei pressi dei fiumi, fa eruttare fango e argilla grazie alla pressione esercitata dai gas sotterranei e dall’acqua, con la formazione di veri e propri coni, e per cui è stato creato un parco apposito.

Tanta la carne al fuoco, dunque, in questo piccolo borgo di circa 350 anime rientrante anch’esso nel cratere sismico del 2016. Ecco perché l’ordinanza commissariale 137, che ha trovato copertura per un’altra serie di opere pubbliche, a Monteleone ha previsto 7 interventi per totali 4.856.000 euro.

Quello più importante è sicuramente il consolidamento della scarpata nel versante ovest del centro storico, che si trova in una zona R3 (rischio elevato); l’importo programmato è di 1.750.000 euro. Cifra importante anche per il completamento del C.I.S. (1.176.000 euro) e per la riparazione dei danni, la rifunzionalizzazione ed il recupero di Piazza Umberto I e dell’area di sosta limitrofa (1.020.000 euro).

In lista, poi, ci sono anche gli interventi sull’area esterna alla dimora di charme, che prevede il recupero dell’immobile e il consolidamento della zona circostante (500.000 euro), la riparazione del muro di contenimento del parco nei pressi del Monumento ai Caduti (70.000 euro) e della Chiesa della Madonna della Misericordia, che verrà destinata ad attività socio-culturali (160.000 euro).

Per quanto riguarda i cimiteri, nel planning c’è l’intervento sulla chiesa cimiteriale e sul muro di contenimento/recinzione del cimitero di Monteleone, per un costo di 180.000 euro.  

Infine, una curiosità storica. Il 20 dicembre 1863 il Consiglio trattò il cambiamento di denominazione del Comune, visto che nel Regno c’erano ben sette cittadine con lo stesso nome. Dopo una discussione tra chi voleva aggiungere “Piceno” e chi “di Fermo”, si optò per l’ultima soluzione.