L'Abbazia di San Biagio

Da secoli immersa nel verde dei Monti Sibillini, presto tornerà al suo antico splendore. Sono infatti in corso i lavori sull’Abbazia di San Biagio, nel territorio di Sarnano, tra le frazioni di Piobbico e Giampereto.

L’edificio, infatti, è risultato inagibile dopo le scosse del 2016, amplificate dalle copiose nevicate del gennaio successivo, che ne hanno compromesso la struttura portante con la conseguente necessità di un intervento unitario di ripristino.

Lavori che avanzano dopo lo start dello scorso maggio, e per cui l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena liquidato al soggetto attuatore (l’Arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche) il secondo anticipo del contributo (300.426 euro), a fronte di un importo totale di 1.057.613 euro.

Dunque, prosegue l’iter volto alla riparazione dell’abbazia, che sorge dove, in epoca preromana, si trovava un luogo di culto dedicato alla dea Feronia, dea italica delle acque e della fertilità. La sua fondazione viene fatta risalire all’anno 1030, come indicato in un atto a firma del notaio Melchiorre Ciaccia (“1030 abbatie publicae fuit fondata”) risalente al ‘500, ed ebbe luogo grazie a una donazione del Conte Mainardo. La consacrazione è datata 18 luglio 1059.

Gli interventi strutturali che verranno messi in atto su San Biagio, riguardano le murature portanti, che verranno consolidate, la facciata principale, navate, cripta, abside, cappelle, sagrestia e la ricostruzione della doppia vela campanaria crollata, in maniera fedele alla preesistente, anche a seguito di un’attenta ricerca storico-documentale,

Spazio poi anche ad interventi architettonici e di finitura su apparati decorativi, pavimentazioni, murature e coperture.