Ufficio Speciale Ricostruzione Marche

UFFICIO SPECIALE PER LA RICOSTRUZIONE

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venerdì 16 giugno 2023  10:32 

Una suggestiva veduta di Caldarola 

 

È sorta probabilmente come villaggio rurale in epoca precedente al IX-X secolo ed è divenuta, durante il periodo della lotta tra Papato e Impero, feudo dello Stato Camerte. Nel 1434 ottiene l'indipendenza sancita dalla bolla di emancipazione di Papa Eugenio IV, avviandosi ad un periodo di fioritura che culmina in pieno Cinquecento, ad opera della nobile famiglia Pallotta. Non a caso oggi mantiene l'assetto urbanistico voluto dal cardinale Evangelista Pallotta nel XVI secolo, dominato da un castello dalle merlature guelfe.

Il suo nome deriva probabilmente dal termine latino Calidarium, con cui s’indicava la stanza con la vasca d’acqua calda delle terme presenti nella zona.

Caldarola, piccolo comune dell’entroterra maceratese, è uno di quelli che più ha subito le conseguenze nefaste del terremoto dell’ottobre 2016, che ha prodotto danni a gran parte del patrimonio. Un borgo dal sapore antico e dal raffinato assetto urbano, un gioiello di architettura e urbanistica cinquecentesca, con le sue importanti testimonianze romane e medievali che riempiono di storia gli affascinanti scenari naturali del territorio circostante.

Da restituire assolutamente nella sua pienezza, dopo i danni subiti. In tal senso, la nuova ordinanza 137 fornisce copertura a 10 interventi studiati in tandem da Comune e Ufficio Speciale Ricostruzione ed alla progettazione di altri 5, per un totale di 8.879.640 euro.

Tra questi, il più cospicuo riguarda la ristrutturazione edilizia con miglioramento sismico, efficientamento energetico ed eliminazione delle barriere architettoniche dell’albergo comunale, che ha un contributo di 2.853.760 euro.

Sono previsti, poi, interventi di rigenerazione urbana per il ripristino delle pavimentazioni e delle opere di urbanizzazione nelle aree storiche delle frazioni non interessate dai piani attuativi (1.300.000 euro), il restauro con miglioramento sismico della torre civica (500.000 euro) ed il restauro e risanamento conservativo con miglioramento sismico, efficientamento energetico ed eliminazione delle barriere architettoniche del Palazzo delle Associazioni (1.200.000 euro).  

In programma anche la demolizione e la ricostruzione (con delocalizzazione) dei bagni pubblici di via Lungara del Rio (80.000 euro), il restauro con miglioramento sismico della porta del Castello di Vestignano (250.000 euro) e la rigenerazione urbana dell'area di collegamento tra via Faleriense e via Fiorenzuola (primo stralcio, 316.240 euro).

Capitolo cimiteri. Nel planning sono rientrati quello del capoluogo con chiesa annessa (1.000.000 euro), e quelli di Pievefavera (137.840 euro) e Valcimarra (199.800 euro).

Infine, l’ordinanza ha dato copertura anche alla progettazione di cinque opere indifferibili. Vale a dire il restauro e il consolidamento delle mura storiche di Piazza Cavallotti (22.000 euro), il ripristino delle pavimentazioni e delle opere di urbanizzazione nelle zone del centro storico del capoluogo non interessate dai piani attuativi (224.000 euro), la ristrutturazione urbanistica di aree e fabbricati in attuazione del piano attuativo di Caldarola (560.000 euro), la ristrutturazione urbanistica di aree e fabbricati in attuazione del piano attuativo delle frazioni di Caldarola (196.000 euro) ed il secondo stralcio della riqualificazione dell'area di collegamento tra via Faleriense e via Fiorenzuola (40.000 euro).