Veduta dall'alto del cimitero di Borgo 

Nel territorio più devastato dal sisma era molto attesa l’approvazione del progetto esecutivo riguardante l’area cimiteriale posizionata nella frazione di Borgo. La più estesa del comprensorio di Arquata del Tronto, con un fronte monumentale costruito in laterizio. A cui tutta la comunità è inevitabilmente molto legata, soprattutto dopo la devastazione e le perdite umane causate dalla tragedia.

L’ok al progetto esecutivo è arrivato in giornata, con l’Ufficio Speciale Ricostruzione che ha pubblicato il decreto ed ha altresì determinato il contributo di 1.593.426 euro utile alla riparazione.

Il cimitero di Borgo, la cui origine risale indicativamente al periodo post Prima Guerra Mondiale, fu realizzato su progetto dell’architetto ascolano Umberto Pierpaoli lungo la strada provinciale Valfluvione. Tra le sue componenti più rilevanti c’è sicuramente la chiesetta, inserita direttamente in adiacenza alle alte mura periferiche, che dopo le scosse del 2016/2017 risulta inagibile. Sarà oggetto di smontaggio controllato e ricostruzione insieme alle due cappelline laterali. Gli stessi muri perimetrali, tra le altre cose, hanno subito crolli parziali evidenti.

L’intervento di riparazione interesserà quindi, oltre alla chiesa e alle mura, anche tombe e cappelle private; oltre a mettere in sicurezza gli edifici presenti, saranno realizzate nuove batterie di loculi (con annesso impianto elettrico votivo) da utilizzare anche nella fase di cantiere per eseguire le necessarie tumulazioni provvisorie mentre, nel lungo periodo, andranno ad ampliare la capienza generale. È previsto anche il rifacimento delle lapidi danneggiate.  

L’importanza del sito cimiteriale di Borgo è data anche da un fatto pratico, poiché qui riposano anche le salme degli abitanti delle frazioni vicine di Trisungo, Arquata, Camartina e Piedilama.