San Catervo a Tolentino
Sono 65 le chiese in capo alla Diocesi di Macerata che sono in corso di progettazione o ricostruzione.
La stessa Diocesi, inizialmente, ha avuto in carico la riparazione di 71 chiese, di cui sei sono poi migrate in altri canali: ad esempio, la chiesa di San Giuseppe di Tolentino, per esempio, è stata trasferita nella ricostruzione privata, poiché è stata edificata meno di 70 anni fa; la chiesa di San Domenico di Recanati, invece, è attualmente oggetto di restauro con fondi 8x1000 della Conferenza Episcopale Italiana.
Dei 65 interventi attivi nelle ordinanze 105 e 132, la Diocesi ha consegnato all’Ufficio Speciale Ricostruzione 34 progetti. Si tratta di progettazioni di livello esecutivo, la cui redazione necessita di tutta una serie di approfondimenti sia di natura conoscitiva che di natura tecnica. Gran parte dei progetti consegnati ha completato l’istruttoria e, man mano che vengono emessi i pareri di competenza della Soprintendenza, si stanno tenendo le Conferenze dei Servizi nei quali i progetti vengono approvati. Dopo di che, una volta che il Commissario Straordinario avrà emesso il decreto di assegnazione, potranno essere cantierizzati.
Al momento la Diocesi ha ultimato il restauro della chiesa di San Giorgio a Urbisaglia. Sono in esecuzione gli interventi presso Santa Maria del Monte a Macerata, Santa Maria in Piana e Sant’Ubaldo a Treia. Saranno avviati a breve i cantieri di San Firmano a Montelupone, dell’Immacolata e di Santa Lucia a Pollenza, e di San Catervo a Tolentino.
Per quanto riguarda il comune di Macerata, gli interventi in elenco sono: Immacolata, Madonna della Misericordia, Sacro Cuore, San Filippo Neri, San Giorgio, San Liberato, San Michele Arcangelo, Santa Maria del Monte, Santa Maria della Consolazione, Santa Maria della Porta, Santissimo Crocifisso, Santo Sepolcro, Santo Stefano, San Giuliano. Gli interventi programmati sono prevalentemente concentrati nel centro storico. L’Unità Pastorale 01 – Macerata Centro della Diocesi di Macerata, ai fini dell’esercizio del culto, al momento conta all’attivo la Cattedrale di San Giovanni, per le celebrazioni del vescovo; la Parrocchiale di San Giorgio, per l’amministrazione dei sacramenti; la Basilica della Misericordia, santuario diocesano. Alla medesima Unità Pastorale fanno riferimento il Sacro Cuore, il cui progetto è già stato consegnato, e il Tempio Don Bosco, già restaurato dalla Congregazione Salesiana.
Consegnati anche i progetti di Santa Maria della Porta e di Santo Stefano. Sono in consegna i progetti di San Giuliano e, ancor prima di San Liberato; per quest’ultima il Comune di Macerata ha nel frattempo richiesto alla Diocesi un approfondimento circa il titolo di proprietà che è stato dunque chiarito. È in lavorazione il progetto di Santa Maria della Consolazione in Piazza Mazzini. Sono al momento sospesi i progetti di San Filippo Neri in Piazza Vittorio Veneto, dove è attiva la Cattedrale di San Giovanni, così come della Madonna della Misericordia e di San Giorgio, non potendosi attualmente chiudere per motivi pastorali. A supplire la chiesa di San Michele in borgo San Giuliano c’è la Parrocchiale di Santa Maria della Pace, poco distante. Il progetto dell’Oratorio del Santo Sepolcro, di proprietà dell’omonima Confraternita che cura la processione del Venerdì Santo, è momentaneamente sospeso, in quanto l’inagibilità è generata da cause esterne, vale a dire dalla ex chiesa di San Paolo, ad esso soprastante, sulla quale la Diocesi non ha competenza. Analogamente la Diocesi non ha competenza sul santuario delle Vergini, di proprietà del Demanio dello Stato, né sulla chiesa del Santissimo Sacramento, dell’Ordine dei Cappuccini.
Parallelamente a ciò, tramite l’Ordinanza 23/2017 è stata riparata e riaperta al culto la chiesa di Sant’Elena Imperatrice a Cingoli e tramite l’ordinanza 32/2018 le chiese di San Nicolò a Moscosi di Cingoli; di San Giuseppe a Macerata; di San Michele Arcangelo a Treia; dei Santi Vito e Patrizio a Treia.
Inoltre la Diocesi ha provveduto con fondi privati, in particolare col contributo 8x1000, all’attivazione di molteplici interventi di riparazione/ricostruzione post sisma. Per citarne alcuni: Santa Madre di Dio a Macerata; Santa Maria della Pace (Portico) a Macerata; Santa Maria Assunta (Cappella del Sacramento) a Montecassiano; di San Donato a Montefano, San Biagio a Pollenza; di San Giovanni Battista a Porto Recanati; Cristo Redentore a Recanati; Santi Giuseppe e Filippo Neri a Recanati; Santa Maria in Castelnuovo a Recanati. La riparazione delle canoniche di San Francesco a Montelupone; Santa Maria in Montemorello a Recanati; Santi Vito e Patrizio a Treia.
Sono attualmente attivi i lavori presso la ciesa di San Filippo Neri a Cingoli. Vanno ricordati, infine: la costruzione di tre Centri di Comunità presso i Comuni di Colmurano, Montefano e Tolentino; la costruzione dei nuovi locali di Ministero pastorale della Parrocchia del Santissimo Crocifisso a Macerata e la demolizione e ricostruzione dei locali di Ministero pastorale della Parrocchia del Preziosissimo Sangue a Porto Recanati.