Lavori in corso all'ex convento di Sant'Agostino 

Sono in dirittura d’arrivo i lavori di riparazione post sisma dell’ex convento di Sant’Agostino, a Pieve Torina, per un importo di 2.993.726 euro.

Si tratta di un intervento complesso, portato avanti dalla sinergia tra Struttura commissariale, Ufficio Speciale Ricostruzione e Comune, che punta a restituire al piccolo borgo del maceratese il “Museo della nostra terra” e la casa di riposo per anziani ospitate all’interno del complesso di Piazza Salvo D’Acquisto.

Sì, perché le destinazioni d’uso dell’immobile sono cambiate nel tempo, fino ad arrivare a quella attuale, datata 1976. Immobile che è stato fortemente danneggiato dalle scosse del 26 e 30 ottobre 2016, riportando gravi danni diffusi che però non ne hanno compromesso la stabilità.

Dunque, la comunità sta per ritrovare un doppio importante presidio. Il museo, istituito con il fine di provvedere alla raccolta, conservazione, valorizzazione e divulgazione delle attività del territorio legate alla tradizione popolare, al cui interno sono conservati gli oggetti della vita quotidiana, gli attrezzi da lavoro degli artigiani, di pastori e cacciatori, con ambienti che ricreano quelli delle case coloniche e delle botteghe.

La Casa di Riposo e Residenza Protetta, con le sue stanze ed i servizi, occupa l’intera superficie del primo piano, per un totale di 1.040 metri quadrati atti ad ospitare circa 40 persone.

Curiosità. Il Convento di S. Agostino fu fondato prima del 1287; tale data si può dedurre dalle relazioni del 1650, che citano un insediamento originario denominato “Roti”, poco più a monte dell'attuale convento. Il toponimo dei “Roti”, tuttora esistente, è situato nelle vicinanze. Fino al XIV secolo è riscontrabile la documentazione relativa ad un eremo: Locus fratrum ordinis heremitarum S. Augustini de Rotis, mentre a partire dall'anno 1434 è presente la documentazione relativa al convento di Pieve Torina.