Servizi digitali nella Pubblica Amministrazione più accessibili ai cittadini. È questa una delle misure previste dal Pnrr che la Giunta regionale intende realizzare attraverso un accordo recentemente approvato un con l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale). La misura si chiama “Citizen inclusion” ed è volta a migliorare l’esperienza dell’utente, con particolare riguardo agli aspetti inclusivi relativi all’accessibilità dei servizi digitali della PA erogati al pubblico, anche in linea con quanto previsto dalle direttive europee e dalla normativa nazionale.
“L’accordo, finanziato con risorse del programma #NextGenerationEU – dichiara l’assessore regionale alla Digitalizzazione, Andrea Maria Antonini – persegue un fine di interesse pubblico molto importante, a beneficio e vantaggio della collettività. Alla Pubblica Amministrazione sono richieste attività sempre più orientate a mettere gli utenti al centro della propria azione e ad applicare e diffondere una Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione maggiormente attenta alle esigenze di semplificazione, facile utilizzo ed accesso universale ai propri servizi e contenuti digitali: uno strumento per l’effettivo esercizio dei diritti di tutta la cittadinanza e l’applicazione concreta dei principi di uguaglianza e trasparenza”.
La Regione Marche è risultata tra le 55 Pubbliche Amministrazioni locali selezionate e coinvolte nell’iniziativa. In particolare AgID, soggetto attuatore, offrirà del supporto specialistico ed un contributo di circa 940mila euro per l’implementazione di attività locali in tema di accessibilità ed usabilità entro il 2025.
In particolare gli obiettivi assegnati da AgID alla Regione Marche, sono di:
• ridurre il numero di errori di accessibilità, delle tipologie più ricorrenti, nelle interfacce dei servizi regionali interattivi, in particolare del Fascicolo Sanitario Elettronico, della piattaforma per i pagamenti elettronici Mpay, del portale del bollo auto, del sistema per le conferenze di servizi telematiche MeetPAd e dell’app CohesionWorkPA per l’inoltro di istanze specializzate da parte degli utenti;
• formare i dipendenti pubblici della Regione e delle PA del territorio, sia tecnici che amministrativi, a realizzare front end (ossia l'insieme delle applicazioni e dei programmi informatici con cui l'utente interagisce direttamente) di sistemi informativi a norma e a produrre documenti e contenuti digitali accessibili;
• assicurare la copertura del fabbisogno di tecnologie assistive, hardware e software per i dipendenti regionali con disabilità o invalidità, come ad esempio lettori e ingranditori di schermo, display braille, dispositivi e postazioni per il telelavoro, applicazioni per il riconoscimento vocale e per la trascrizione dell’audio in testo.
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