Caratteristiche del turismo urbinate e strategie d'intervento
Fino alla metà degli anni '50, Urbino era caratterizzata da un turismo di transito, condizionato dalla vicinanza a località balneari molto affermate della riviera marchigiana e romagnola.
I turisti che alloggiavano sulla costa approfittavano delle giornate di tempo incerto per visitare Urbino. Il funzionamento delle strutture ricettive, invece, si sviluppava intorno al turismo congressuale ed al movimento di persone generato dalla presenza di una delle Università più antiche delle Marche.
L'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Urbino si trovava così fin da subito a far fronte ad un turismo dal grande potenziale ma ancora in gran parte inespresso.
Dallo studio delle carte d'archivio emerge che la politica dell'Azienda Autonoma è stata orientata, per tutta la sua vita istituzionale, all'eliminazione del problema dell'isolamento geografico ed alla valorizzazione del proprio patrimonio artistico e culturale, che versava da anni in stato di degrado a causa dell'incuria e per la mancanza di risorse economiche adeguate.
Nel corso del "Convegno per lo sviluppo turistico della Provincia di Pesaro e Urbino" tenutosi a Pesaro il 29 febbraio 1964, l'Avv. Michelangelo Renzetti, allora Presidente dell'Azienda Autonoma, illustrava tali problematiche al Ministro del Turismo e dello Spettacolo Achille Corona e ribadiva la necessità di trovare soluzioni ad hoc per i centri dell'entroterra poichè "i centri turistici ricchi di storia, di arte e di monumenti sono elementi essenziali per la determinazione delle correnti turistiche, perchè se è pur vero che abbiamo spiagge meravigliose, luoghi di soggiorno stupendi, è altrettando vero che il turista, specie straniero, scelga l'Italia anche e soprattutto perchè è paese ricco di monumenti, di opere d'arte, di storia".
L'Azienda Autonoma ha dedicato fin dalle sue origini particolare attenzione al rafforzamento delle infrastrutture e dei trasporti, con il dichiarato obiettivo di risolvere il problema dell'isolamento della città.
Risulta dal carteggio una fitta corrispondenza prodotta dai rapporti dell'Azienda Autonoma con le autorità politiche provinciali e nazionali per la costruzione di importanti vie di comunicazione come, ad esempio, quella che collegava Urbino a San Marino, creando, di conseguenza, un collegamento diretto con i centri balneari della riviera romagnola.
Contemporaneamente, l'Azienda Autonoma instaurava fiorenti rapporti con i tour operator italiani e stranieri per inserire la città di Urbino negli itinerari turistici che dal mare giungevano all'entroterra, oppure nei percorsi tematici legati ai beni artistici ed ai personaggi illustri della città come Raffaello e Piero della Francesca.
Venivano inoltre stipulati accordi con le altre Aziende di Soggiorno ed i Comuni e si creavano percorsi d'arte sia verso l'Umbria che verso la Toscana privilegiando l'aspetto culturare dell'offerta turistica del territorio urbinate.
Tale strategia promozionale appare ancora più evidente nella raccolta del materiale pubblicitario e propagandistico, nei depliant e nelle guide, in cui venivano posti in primo piano ed in modo ricorrente le immagini del Palazzo Ducale e del "Ritratto di Gentildonna" di Raffaello Sanzio ed ideati slogan come "
Urbino città ideale del Rinascimento
", "patria di Raffaello, Bramante e Barocci" e "città dei Montefeltro".
Per valorizzare il patrimonio artistico-culturare, talvolta, l'Azienda si occupava anche della gestione diretta dei beni e delle strutture, sia dal punto di vista organizzativo che da quello economico. Nel 1957, attraverso la
gestione speciale, l'Ente prendeva in custodia tre dei maggiori monumenti della città, ovvero la Casa di Raffaello, la Chiesa di San Giuseppe e la Chiesa di San Giovanni.
In tal modo, l'Azienda Autonoma poteva garantirsi il controllo e la disciplina delle visite ai monumenti nell'interesse dei turisti e nello stesso tempo incamerare i proventi della vendita dei biglietti, che sarebbero stati successivamente impiegati per le migliorie e per la manutenzione degli edifici.
L'Azienda Autonoma manteneva ed alimentava altresì il turismo di tipo congressuale, organizzando convegni di alto livello e nei campi più disparati, anche se non mancavano manifestazioni più leggere e folcloristiche, tra le quali la più conosciuta era sicuramente la tradizionale "Sagra dell'Aquilone".
Rilevazione statistica e l'Osservatorio metereologico "A. Serpieri"
Ulteriore attività di cui si occupava l'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Urbino era quella di registrare i dati sul movimento turistico e le presenze presso le strutture ricettive ed i musei. Tali informazioni statistiche - che vanno dal 1951 fino al 1997 - rappresentano oggi una preziosa fonte per lo studio dell'economia e dello sviluppo del turismo urbinate.
L'Azienda Autonoma, inoltre, si serviva della collaborazione dell'
Osservatorio Metereologico "A. Serpieri"
dell'Università degli Studi di Urbino per la raccolta dei dati statistici sulle condizioni metereologiche, che mensilmente venivano inviati all'Ufficio Centrale di Metereologia ed Ecologia Agraria di Roma e pubblicati sul Bollettino Metereologico dei luoghi di Cura, Soggiorno e Turismo edito dall'ENIT (Ente Nazionale Industrie Turistiche). I dati avevano lo scopo di consentire al personale addetto ai servizi di informazione di rispondere alle frequenti richieste di notizie sulle condizioni climatiche delle più note località turistiche italiane.
Bibliografia:
F. Bonasera, Le Marche nel movimento turistico italiano: contributo alla relazione generale sul tema. Aspetti geografici dell'economia turistica in Italia, svolta dal Professore Umberto Toschi. Estratto da Atti del 17° Congresso Geografico Italiano: Bari, 23-29 aprile 1957, vol. 2
Ente Provinciale per il turismo di Pesaro e Urbino, Convegno per lo sviluppo Turistico della Provincia di Pesaro e Urbino, Pesaro, 29 febbraio 1964: atti ufficiali, 1964
Ente Provinciale per il turismo di Pesaro e Urbino, 1967-1968 fatti e prospettive del turismo provinciale. Relazione della Presidenza al Consiglio di Amministrazione, Urbino, 1968.