E’ stata sottoscritta questa mattina, a Palazzo Raffaello, la rimodulazione dell’Accordo di Programma per i dragaggi e lo sviluppo sostenibile delle aree portuali presenti nelle Marche. Il documento è stato firmato dalla Regione Marche, dall’Autorità Portuale di Ancona, dall’Ispra, dai Comuni di Civitanova Marche, Numana e Fano.
Grazie alla stipula del documento si potrà procedere al riempimento della vasca di colmata all’interno dell’area portuale di Ancona che, una volta completato, costituirà un piazzale di stoccaggio di container di circa 10,2 ettari. Un unico soggetto attuatore, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale inoltre, gestirà l’annoso problema dell’insabbiamento dei porti marchigiani.
“Questo documento è importante – ha spiegato l’assessore alla infrastrutture Anna Casini - perchè consentirà di trattare in modo molto più snello tutta la problematica del dragaggio dei porti. In questo modo si darà attuazione agli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree portuali marchigiane favorendo una gestione ambientalmente compatibile dei sedimenti rimossi attraverso la valorizzazione degli stessi, per interventi di ripascimento, recupero delle frazioni sabbiose e collocazione in cassa di colmata. Un grande risultato, ma anche il primo tassello di una politica diversa rispetto alla gestione dei porti. L’idea è quella di una gestione più integrata sia del sistema portuale che logistico e, se opportuno, rivedremo anche la normativa”.
”Parliamo della realizzazione di una importantissima infrastruttura – ha aggiunto il presidente dell’Autorità portuale Rodolfo Giampieri -. L’azione decisa dell’assessore Casini, l’impegno dei tecnici regionali, la collaborazione dell’Autorità portuale, la disponibilità del Ministero e il coinvolgimento dell’on. Velo hanno permesso di sbloccare una situazione ferma da molto tempo. L’accordo, attesissimo dai pescatori, dagli armatori e da tutti gli operatori è infatti determinante per aumentare la competitività dei porti e della nostra regione”.
Gli interventi previsti nell’accordo avranno un costo complessivo di circa 17 milioni di euro tra quelli in parte già realizzati e quelli ancora da realizzare.
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