Si è concluso il progetto “Alla scoperta della cittadinanza europea”, giunto quest’anno alla sua 3^ edizione e realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche. Rivolto agli studenti delle scuole superiori del territorio regionale, il progetto era nato allo scopo non solo di far conoscere i vari aspetti dell’Unione Europea, ma principalmente per sensibilizzare e coinvolgere i giovani affinché potessero acquisire la percezione del loro status di cittadini europei in vista delle elezioni europee 2019.
L’educazione alla cittadinanza europea intendeva essere non soltanto la finalità ultima di questo progetto, ma anche un punto di partenza sul quale stimolare la riflessione dei partecipanti sui temi dell’Unione Europea e sulle tante opportunità che essa offre loro, soprattutto in termini di mobilità giovanile; un percorso da fare e da scoprire insieme: da questo il titolo del progetto. Nonostante tutte le difficoltà e la complessità di questo anno scolastico appena concluso, l’adesione è stata molto ampia - ben 24 scuole provenienti da tutto il territorio regionale – e ha visto la partecipazione di circa 1430 studenti e quasi 270 insegnanti di varie discipline.
Il progetto si è sviluppato in incontri formativi on-line (3 lezioni per ciascuna scuola), nel corso dei quali i ragazzi hanno potuto approfondire vari aspetti: storico (le origini dell’UE con un approfondimento sulla figura di Altiero Spinelli e gli 80 anni dal Manifesto di Ventotene), sociale (concetto e vantaggi dell’essere cittadino europeo), culturale (le reti istituzionali europee presenti nel territorio regionale), politico (le Istituzioni Europee e l’iter legislativo), economico (fondi europei, Next Generation EU, Green Deal). La trattazione di quest’ultimo aspetto è stata arricchita da testimonianze di chi ha beneficiato di fondi europei. Un grazie speciale va allora: a Domenico Baratto con il progetto “La terra che cura” che vuole contribuire alla rinascita dei territori dei Monti Sibillini colpiti dal sisma del 2016, a Domenico Panichi e Franco Bruni del Consorzio di Cooperative sociali “Il Picchio” con il loro camper sanitario di diagnostica che si reca nelle località più interne del territorio piceno, ad Alessandro Rapisarda che ha dato vita nuova a un ristorante dismesso del Conero. I fondi europei hanno contribuito a realizzare i loro sogni e le loro storie sono state davvero interessanti e coinvolgenti per i giovani e gli insegnanti che le hanno ascoltate.
Nel 3° modulo, i ragazzi hanno potuto conoscere le tante opportunità che l’Unione Europea offre loro: tipologie di mobilità e portali dedicati ai giovani, le possibilità di tirocinio e lavorative presso le istituzioni europee, i servizi offerti dai Centri per l’Impiego, la rete Eures, informazioni utili per l’orientamento post diploma, opportunità formative promosse dalla Regione Marche. Un ringraziamento va anche ai tanti che si sono resi disponibili e che sono intervenuti nel corso dei vari incontri: al Prof. Tomassetti e al Prof. Nepi che hanno presentato i corsi ITS (promossi dalla Regione Marche e con un’altissima percentuale di occupazione); a Serena Principi dell’Informagiovani di Ancona che ha presentato la rete Eurodesk dedicata ai giovani; alle colleghe e colleghi Sabina Riatti, Sabina Carrozzo, Emanuela Magi, Cristina Galante, Daniela Piaggesi, Chiara Pavoni e Tommaso Leopardi che hanno presentato le tante opportunità di mobilità professionale promosse dalla rete Eures e tutti i servizi offerti dai Centri per l’Impiego; a Filippo Bertin, di Marche Innovation Hub, che ha trattato il bilancio dell’UE e i fondi europei.
Novità di quest’anno è stata l’aggiunta di un quarto modulo dal titolo “Back to School”. Si tratta di un’iniziativa, fortemente voluta dalla Commissione Europea, che prevede che per un giorno i funzionari delle istituzioni europee tornino tra i banchi di scuola nella loro terra di origine per raccontare il proprio percorso di vita e professionale. Tra questi anche la Dott.ssa Monica Tiberi, funzionaria del Comitato Europeo delle Regioni originaria delle Marche, che è stata ben lieta di confrontarsi con gli studenti. I ragazzi sono stati entusiasti di poter avere un contatto diretto e personale con Bruxelles; a lei hanno posto domande e qualche curiosità. E’ stata altresì l’occasione per conoscere le attività di questa istituzione e cosa sta facendo l’Unione Europea soprattutto in questo tempo così difficile e complesso conseguente alla pandemia.
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Nonostante tutte le difficoltà dovute all’impossibilità di un contatto diretto con gli studenti, il progetto ha avuto da parte loro un riscontro positivo giudicandolo utile e interessante. Anche gli insegnanti hanno espresso il loro apprezzamento: “La mia valutazione sul progetto e sulle relatrici è più che soddisfacente; siete state chiare ed esaustive”; “Faccio i miei complimenti per questi incontri così interessanti e importanti per capire cos'è l'Europa per i giovani”; “Ringrazio ancora moltissimo per questi quattro incontri davvero ricchi di contenuti e di umanità, malgrado si sia svolto tutto a distanza”; “Grazie per la bellissima esperienza formativa che ci avete fatto vivere”; “L'esperienza è risultata molto interessante, soprattutto il webinar dedicato alla storia dell'Unione Europea, l'aspetto economico, fondi diretti e indiretti, le interessantissime opportunità di mobilità giovanile nell'ambito europeo e non da ultimo la testimonianza diretta della giovane funzionaria Monica Tiberi. Questo intervento ha coinvolto molto i ragazzi”.
Corale è stato l’invito a riproporre il progetto anche per il prossimo anno scolastico. Se il progetto, come ci ricorda il titolo stesso, voleva rappresentare un percorso verso la scoperta – e anche la consapevolezza – della nostra cittadinanza europea, possiamo affermare che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.
Una conferma è stata espressa anche dalla Dott.ssa Monica Tiberi che ha collaborato e contribuito alla riuscita del progetto ribadendo, ai tanti giovani incontrati, che “… l'Europa è ovunque, non soltanto a Bruxelles, nelle Istituzioni europee, ma è nei nostri piccoli paesi, nelle nostre città e regioni, e siamo noi cittadini europei a doverla costruire. Da funzionaria del Comitato europeo delle Regioni, sento forte la necessità di rilanciare il sogno europeo partendo dai territori e credo che questo progetto potrà davvero fare la differenza per il futuro di tanti giovani e della nostra regione."
barbara.fioravanti barbara.fioravanti@regione.marche.it barbara.fioravanti