Secondo una relazione pubblicata dalla Commissione in merito alla monitoraggio di piattaforme sui vaccini e alla qualità dell'informazione, le piattaforme hanno migliorato la visibilità dei contenuti autorevoli, indirizzando milioni di utenti a fonti di informazioni dedicate.
Hanno inoltre incluso una serie di strumenti pensati per contenere o eliminare la diffusone di informazioni errate in materia di vaccini, in particolare bloccando centinaia di migliaia di account, offerte e messaggi pubblicitari connessi al coronavirus e intensificando il lavoro di verifica e controllo
Questa serie di relazioni segna la fine del periodo di riferimento iniziale di 6 mesi, a cui seguiranno altri 6 mesi. La Commissione ha inoltre chiesto alle piattaforme online di fornire maggiori dati sull'evoluzione della diffusione della disinformazione durante la crisi del coronavirus e sugli effetti dettagliati delle loro azioni a livello dei paesi dell'UE.
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha aggiunto: "La pandemia di COVID-19 ha messo in luce il ruolo che le piattaforme giocano nella società. A tale ruolo corrispondo delle responsabilità. Occorre adottare misure sostanziali per evitare che la disinformazione ostacoli gli sforzi comuni di tutti i paesi dell'UE in materia di vaccinazione. Le piattaforme devono diventare più trasparenti, anche per quanto riguarda l'efficacia delle misure adottate".
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