Progetto Digipalm

progetto per la Digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni Locali delle Marche

DigiPALM è il progetto per la Digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni Locali delle Marche.
Nasce dalla volontà della Regione Marche di favorire la trasformazione digitale dei Comuni del territorio, in virtù di un accordo con il DTD per diffondere l'utilizzo dei sistemi nazionali PagoPA, SPID e AppIO. Il progetto fa leva sul ruolo di intermediario tecnologico della Regione e sugli asset del  patrimonio informatico, dai datacenter alle piattaforme applicative per i pagamenti elettronici, l'autenticazione e l'erogazione dei servizi di eGovernment, che la rendono in grado di fornire le necessarie azioni di supporto tecnico, formazione ed accompagnamento agli enti aderenti e ai loro cittadini.

Delibera di Giunta Regionale n. 1562 del 14/12/2020 - approvazione progetto

Progetto DigiPALM e accordo DTD

 

News ed Eventi

sabato 27 febbraio 2021  01:53 

Ai sensi dell’art.24 del D.L. “Semplificazioni” 16 luglio 2020 n.7, convertito in L.120/2020 (Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitali) e alle relative modifiche del Codice Amministrazione Digitale, è stata prevista l’equiparazione delle credenziali forti di autenticazione SPID e CIE ed indicata nel 28/02/2021 la data di scadenza per il passaggio definitivo (cd “switch off”) verso queste uniche modalità nazionali di identificazione per l’accesso ai servizi online di tutte le pubbliche amministrazioni.

Pertanto, a partire da fine febbraio, cittadini, imprese ed utenti finali dovranno accedere ai sistemi informativi e ai servizi pubblici delle PA tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE-ID (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

In alternativa potranno utilizzare le precedenti credenziali Cohesion, se già rilasciate in passato, ma non sarà più possibile dotarli di nuove identità digitali basate sulla registration authority regionale. A tal fine, nei sistemi in esercizio, verranno disattivate le funzionalità di auto-registrazione Cohesion. Gli sportelli abilitati al rilascio del PIN Cohesion, dovranno inoltre annotare formalmente lo scopo del rilascio stesso e l’Ente per conto del quale esso è richiesto. Detto rilascio sarà consentito esclusivamente per applicativi regionali o locali ad uso interno (ad es. il Protocollo Paleo, il sistema giustificativi CohesionWork) e per gestionali ad interfaccia web utilizzati dalle PA per svolgere le proprie attività di backoffice o inter-istituzionali (ad es. accesso degli operatori comunali al sistema CohesionWorkPA o ai gestionali della ricostruzione post sisma).

Per le PA che erogano servizi al cittadino, invece, sui sistemi che integrino l’autenticazione Cohesion in modalità classica (fig. 1), sarà necessario far abilitare da parte dei fornitori ICT l’utilizzo di Cohesion in modalità SAML2/SPID (fig. 2).

 

Interfaccia classica Cohesion

Fig. 1 Cohesion: interfaccia in modalità classica

 

Fed-Cohesion - interfaccia con integrazione SPID e CIE

Fig. 2 Fed-Cohesion (o Cohesion Wayf) in modalità SAML2/SPID

 

Per tale abilitazione (SPID in integrazione federata Fed-Cohesion), salvo specificità dei singoli sistemi locali, sarà sufficiente per i fornitori ICT degli enti locali modificare pochi parametri nella configurazione dei software.

Per documentazione e note tecniche si rimanda a https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Agenda-Digitale/Cittadinanza-digitale/Cohesion#switch-off---integrazione-Cohesion-SAML2.

AndreaSer andrea.sergiacomi@regione.marche.it AndreaSer