Specie

Tottavilla

Sistematica

Specie: Lullula arborea
Classe: Aves
Ordine: Passeriformes

Stato di conservazione

Lista Rossa Italiana: LC

Lista Rossa UICN Europea: LC

Lista Rossa UICN Globale: LC

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Sufficiente
Stato attuale di conservazione: Sufficiente
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Elevato

Distribuzione in periodo riproduttivo nelle Marche

Tottavilla

La tottavilla è un piccolo passeriforme dal piumaggio mimetico che può essere osservato soprattutto quando, cantando, compie i sui tipici voli territoriali che terminano spesso sulla cima di un arbusto o di un alberello. La sua alimentazione è basata su semi, vegetali ed invertebrati. È una specie presente per tutto il corso dell’anno; in inverno agli individui sedentari se ne aggiungono di svernanti provenienti dall’Europa centro - settentrionale. 

 

 

Habitat

Nelle Marche è una specie tipica delle aree alto collinari e montane dove frequenta le praterie secondarie e, più raramente, le zone coltivate, mostrando una preferenza per le aree poco acclivi ed a quote inferiori ai 1200 m di quota. Il nido viene costruito direttamente sul terreno in una depressione o al riparo di zolle, rami, ecc.. Necessità della presenza di alberi ed arbusti sparsi che utilizza come posatoi. Durante la stagione invernale scende di quota e si può incontrare anche nelle aree agricole basso collinari e di fondovalle.

 

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

La specie è ampiamente distribuita e localmente abbondante nelle praterie secondarie lungo tutta la fascia appenninica ed in alcune aree alto collinari fino ad una quota che in genere non eccede i 1200 m. Nella fascia pedemontane ha iniziato ad insediarsi anche in contesti agricoli come ad esempio i vigneti. Nel complesso pur non potendo fornire una stima esatta della consistenza della popolazione la specie è da considerarsi abbastanza comune nelle praterie secondarie alto collinari e basso montane.

 

La specie nella Rete Natura 2000

La specie è segnalata in 71 siti (20 ZPS e 51 SIC), praticamente tutti quelli disposti lungo la catena appenninica; poiché anche la distribuzione della specie è attualmente concentrata nei rilievi alto collinari e montani, la rete Natura 2000 intercetta la maggior parte della popolazione regionale.

 

 

Minacce e pressioni

Come tutte le specie legate alle praterie anche per la tottavilla le minacce giungono principalmente dalla riduzione dell’attività zootecnica che favorisce la trasformazione dei pascoli prima in arbusteti e quindi in boschi. Anche il sovrappascolo ha effetti negativi provocando il degrado del cotico erboso, tuttavia attualmente sono molto localizzate le aree in cui è avvertibile questo problema.
Le coppie che di recente si sono insediate nelle aree agricole subiscono tutte quelle pressioni legate all’intesivizzazione delle pratiche agricole.

 

A02.01

Agricoltura

Intensificazione delle pratiche agrarie

A03.01

Agricoltura

Sfalcio intenso o in intesificazione

A03.03

Agricoltura

Assenza di sfalcio

A04.01

Agricoltura

Pascolo intensivo

A04.03

Agricoltura

Assenza di pascolo

A04

Agricoltura

Sottoutilizzo dei pascoli

A07

Agricoltura

Uso di biocidi, ormoni e altri prodotti chimici

A08

Agricoltura

Fetilizzazione

A10.01

Agricoltura

Rimozione di siepi e filari alberati

E01

Urbanizzazione e espansioni insediative

Aree urbane ed edifici residenziali

E02

Urbanizzazione e espansioni insediative

Aree commerciali o produttive

K02.01

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Evoluzione biotica, successioni

 

Strategie di conservazione

La tottavilla, come tutte le specie legate alle praterie del piano alto collinare e basso montano, è strettamente legata al mantenimento delle attività zootecniche estensive che hanno creato e mantenuto per secoli, questo ecosistema. La strategia di gestione a livello regionale deve quindi incentrarsi sul mantenimento delle aziende che praticano l’allevamento brado in area montana. Per favorire l’espansione nei paesaggi coltivati è opportuno stimolare l’adozione di pratiche agricole a basso impatto nelle zone prossime ai siti di nidificazione della specie. Questi interventi avrebbero anche effetti positivi per lo svernamento.

 

 

 

Siti Natura 2000 in cui è segnalata

 

ZPS:

 

ZSC/SIC: