Habitat

Habitat 6430

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Insufficiente
Stato attuale di conservazione:  Non definibile
Il Ruolo della Rete Natura 2000:
Non definibile

Siti in cui è segnalato

6430 - Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile

Vegetazione erbacea a prevalenza di megaforbie (alte erbe a foglie grandi) igrofile e nitrofile, distribuita lungo le rive dei corsi d’acqua, su terreni soggetti ad inondazioni temporanee, sul fondo dei valloni più incisi. ai margini e nelle chiarie dei boschi freschi e umidi, nei piani collinare e montano. La composizione floristica delle comunità riferite all’habitat è caratterizzata dalle seguenti specie: Aegopodium podagraria, Alliaria petiolata, Angelica sylvestris, Arctium sp. pl., Barbarea vulgaris,Calystegia sepium, Chaerophyllum aureum, C. hirsutum, C. temulum,  Epilobium hirsutum, Eupatorium cannabinum, Filipendula ulmaria, Galium aparine, Geranium robertianum, Glechoma hirsuta, Heracleum sphondylium, Humulus lupulus, Juncus conglomeratus. J. effusus, Lamium maculatum, Lapsana communis, Lysimachia vulgaris, Lythrum salicaria, Mentha longifolia, Petasites hybridus, Phalaris arundinacea, Ranunculus ficaria, R. repens, Rubus caesius, Sambucus nigra, Scirpus sylvaticus, Senecio ovatus subsp. alpestris, Silene dioica, Solanum dulcamara, Stellaria aquatica, Thalictrum aquilegiifolium, T. lucidum, T. flavum.

 

 

Caratterizzazione fitosociologica

La vegetazione riferita all’habitat è attribuita agli ordini Convolvuletalia sepium Tx. ex Mucina 1993 e Galio aparines-Alliarietalia petiolatae Goers e Mueller 1969 (classe Galio-Urticetea Passarge ex Kopecky 1969). La vegetazione di orlo attribuita all’associazione Ranunculo lanuginosi-Aconitetum neapolitani Allegrezza 2003 (alleanza Adenostylion glabrae Castelli, Biondi et Ballelli 2001, ordine Adenostyletalia Br.-Bl. 1930, classe Mulgedio-Aconitetea Hadac et Klika in Klika 1948) rappresenta un aspetto peculiare dell’habitat nel piano montano.

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

L’habitat è distribuito più o meno uniformemente in tutto il territorio regionale, pur presentandosi molto frammentato e diffuso per lo più su superfici di limitata estensione.

 

L'habitat nella Rete Natura 2000

Habitat piuttosto diffuso essendo segnalato in 57 siti con una superficie complessiva di circa 1284,14 ha. Questo valore va tuttavia preso con cautela poiché in genere è molto frammentato con piccole patches comprese all’interno dell’Habitat 92A0, spesso insieme al 3270.

 

Minacce e pressioni

Tutti i fattori che modificano gli assetti idrici dei bacini possono provocare variazioni, anche significative, nella composizione e nella distribuzione dell’habitat. Trattandosi di comunità vegetali che rappresentano stadi seriali, la loro distribuzione è legata al dinamismo delle rispettive cenosi forestali che ne rappresentano lo stadio più evoluto. I fattori di minaccia relativi al disturbo antropico e alla modificazione dei sistemi naturali in ambiente forestale, in particolare ai margini delle comunità arboree ed arbustive igrofile ripariali, possono interessare anche questo habitat. A seguito di alterazioni e disturbi di origine antropica (inquinamento, eutrofizzazione, realizzazione di interventi in ambiente forestale), l’habitat può presentare forme ruderalizzate.

L’habitat si presenta vulnerabile all’invasione da parte di specie esotiche quali Amorpha fruticosa, Phytolacca americana, Helianthus tuberosus, Rudbeckia sp. pl., Bidens frondosa, ecc. Tra le specie arboree, soprattutto alle quote più basse, sono diffuse la robinia (Robinia pseudacacia) e l’ailanto (Ailanthus glandulosa).

 

A10.03

Agricoltura

Rimozione margini erbosi

B02.03

Selvicoltura

Rimozione del sottobosco

B03

Selvicoltura

Sfruttamento forestale senza reimpianto o ricrescita naturale

G01.06

Disturbo antropico

Sci su pista e fuori pista

G02.02

Disturbo antropico

Stazioni sciistiche

G05.01

Disturbo antropico

Calpestio e utilizzo eccessivo

H01

Inquinamento

Inquinamento acque superficiali

H05

Inquinamento

Inquinamento del suolo e abbandono di rifiuti solidi (escluse le discariche)

I01

Specie e generi invasivi e/o problematici

Specie invasive alloctone

J02.02.01

Modificazione dei sistemi naturali

Dragaggio e rimozione di sedimenti in acque dolci

J02.03.02

Modificazione dei sistemi naturali

Canalizzazione

J02.04.02

Modificazione dei sistemi naturali

Mancanza di alluvioni

J02.05.02

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica della struttura dei corsi d'acqua

J02.05.03

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica dei corpi d'acqua ferma

J02.10

Modificazione dei sistemi naturali

Gestione della vegetazione aquatica e delle sponde per il drenaggio

J02.12.02

Modificazione dei sistemi naturali

Dighe e difese da inondazione nelle acque interne

J02.15

Modificazione dei sistemi naturali

Altri cambiamenti antropici negli assetti idraulici

J03.01.05

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica della composizione e struttura delle fitocenosi (successioni evolutive)

K01.03

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Essiccamento

K01.04

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Sommersione

K02.01

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Cambiamento nella composizione specifica (successione)

 

Strategie di conservazione

La conoscenza della distribuzione della risorsa e la definizione del suo stato di conservazione sono di fondamentale importanza per l’adozione di misure di tutela sito-specifiche.

In linea generale, le strategie di conservazione dell’habitat devono essere finalizzate alla tutela e riqualificazione dei corpi d'acqua superficiali, sia definendo un quadro generale di indirizzi e prescrizioni, finalizzati alla regolamentazione e gestione delle risorse idriche a scala di bacino, sia con specifici interventi rivolti alla conservazione di singole emergenze, come sorgenti, pozze, laghetti, fontanili, torrenti e altre risorse idriche, ai margini delle quali si può sviluppare la vegetazione a megaforbie.

Di particolare rilevanza dal punto di vista conservazionistico risulta essere, oltre alla cartografia di dettaglio dell’habitat, il monitoraggio della composizione floristica delle comunità a megaforbie, soprattutto nei casi in cui l’habitat sia vulnerabile all’invasione di specie alloctone.

 

 

 

ZSC/SIC presenti: