Specie

Lupo

Sistematica

Specie: Canis lupus
Classe: Mammalia
Ordine: Carnivora

Stato di conservazione

Lista Rossa Italiana: VU

Lista Rossa UICN Europea: LC

Lista Rossa UICN Globale: LC

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Buono
Stato attuale di conservazione: Sufficiente
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Elevato

Distribuzione nelle Marche

Lupo

Il Lupo è tra le specie faunistiche più note anche al grande pubblico e da sempre accompagna, nel bene e nel male, la vita dell’uomo. Gli individui presenti in Italia sono relativamente piccoli rispetto a quelli che vivono nelle aree settentrionali e raggiungono, da adulti, un altezza al garrese compresa tra 50 e 80 cm ed un peso che oscilla in media tra 20 e 35 kg. Nelle Marche l’alimentazione è basata soprattutto su ungulati selvatici, in particolare cinghiale (Sus scrofa) e capriolo (Capreolus capreolus), ma anche su mammiferi di dimensioni minori come ad esempio la lepre; preda anche il bestiame domestico ed in particolare gli ovini. Vive in gruppi familiari composti in genere da 2 – 7 individui, una coppia di adulti e la loro prole, mentre i giovani, raggiunta la maturità sessuale, iniziano una lunga fase di dispersione che li porta a compiere ampi spostamenti. 

 

 

Habitat

È una specie molto adattabile ma i gruppi familiari frequentano soprattutto aree caratterizzate da un adeguata copertura forestale, necessaria per avere a disposizione tratti di bosco sufficientemente tranquilli e protetti dal disturbo antropico per rifugiarsi e riprodursi; in generale, nelle nostre aree è comunque piuttosto tollerante alla presenza umana. Essenziale è la presenza di popolazioni abbondanti di ungulati selvatici. Gli individui in dispersione frequentano anche territorio maggiormente antropizzati e sostanzialmente possono essere incontrati ovunque.

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

La specie è ampiamente distribuita in tutte le aree montane e alto collinari della regione. A ciò va aggiunto che esemplari in dispersione possono essere presenti, in modo non permanente, in tutte le Marche come dimostrano i recenti rinvenimenti di esemplari investivi lungo la A14 e la SS 16. L’unica prova certa di insediamento stabile nella fascia basso collinare e costiera si ha per il Parco Regionale del Monte Conero.
Il programma di monitoraggio della specie condotto dalla Regione Marche insieme agli Enti gestori delle aree protette ha stimato che almeno 140-160 individui frequentano regolarmente le zone indagate che comprendono buona parte della dorsale appenninica (Giacchini et al 2012).

 

La specie nella Rete Natura 2000

La specie è segnala in 59 siti, praticamente tutti quelli della dorsale appenninica oltre al Monte Conero.
L’espansione dell’areale ha fatto si che attualmente non tutta la popolazione sia all’interno della rete Natura 2000 che comunque, interessando gran parte delle “roccaforti” della specie nelle Marche, svolge per essa un ruolo importante.

 

 

Minacce e pressioni

Nonostante l’incremento della popolazione e l’espansione dell’areale registrati sulla specie pendono ancora molte minacce che per certi versi vengono rese più evidenti dall’aumento della consistenza della specie.
Le uccisioni illegali sono probabilmente il fattore di pressione più grave sia che avvengano tramite bocconi avvelenati che per abbattimenti più o meno accidentali durante la caccia in squadra al cinghiale o per i lacci messi dai bracconieri esse incidono in modo significativo sulla popolazione.
Crescente è il peso degli investimenti lungo la rete stradale che ormai coinvolge anche arterie prossime alla costa come la SS 16 e la A14 e che incide soprattutto sulla frazione di popolazione in fase di dispersione.
Ultimo fattore di minaccia, il cui peso nelle Marche è però tutto da valutare, è l’ibridazione con i cani domestici che diviene sempre più possibile mano a mano che il lupo occupa aree sempre più antropizzate.

 

B02.05

Selvicoltura

Produzione forestale non intensiva (lasciando legno morto e alberi maturi)

B07

Selvicoltura

Ceduazione

B07.03

Selvicoltura

Apertura piste forestali

D01.02.01

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Autostrade e altre strade con recinzioni che impediscono l'accesso alle carreggiate Strade

D01

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Alto volume di traffico di veicoli a motore

D01

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Muretti di protezione e reti paramassi

E01

Urbanizzazione e espansioni insediative

Aree urbane ed edifici residenziali

E02

Urbanizzazione e espansioni insediative

Aree commerciali o produttive

F03.02.03

Uso di risorse biologico (esclusa agricoltura e selvicoltura)

Trappolaggio, uso del veleno e bracconaggio

G01.03.02

Disturbo antropico

Escursionismo con veicoli motorizzati da fuoristrada

G05.09

Disturbo antropico

Recinzioni

J01.01

Modificazione dei sistemi naturali

Incendi di origine antropica

K03.10

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Relazione interspecifiche (cane)

 

Strategie di conservazione

La gestione del lupo pone delle sfide interessanti poiché sposta l’attenzione dalla semplice conservazione alla gestione delle interazioni con le attività antropiche. Infatti se la tutela deve concentrarsi principalmente sul controllo di alcuni fattori specifici di mortalità quali, in particolare, il bracconaggio, l’uso dei veleni o gli  investimenti stradali, la conservazione a lungo termine è da ricollegare all’adozione di una strategia più generale volta ad  eliminare o almeno mitigare le occasioni di conflitto. In questo senso diventa quindi essenziale favorire, anche al di fuori delle aree di tradizionale presenza della specie, la diffusione di diversi accorgimenti e pratiche gestionali utili a prevenire gli attacchi al bestiame domestico. In riferimento all’espansione della specie in zone da cui era scomparsa da secoli, si ritiene invece necessario l’avvio di appropriate campagne informative rivolte ai cittadini per accompagnarli alla convivenza con questo predatore che, a torto, suscita comunque timori ancestrali.

 

 

Siti Natura 2000 in cui รจ segnalata

 

ZSC/SIC: