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10/11/2023

‘Space economy: Industrial Day nelle Marche’: il convegno sulle opportunità e le nuove traiettorie per l’economia marchigiana

Si aprono nuovi scenari sulla rotta dell’aerospazio che offrono opportunità e prospettive alle Marche: se ne è discusso questa mattina nella sede regionale al convegno ‘Space economy: Industrial Day’ in presenza dei leader del settore aerospaziale, di tanti rappresentanti istituzionali e dei quattro atenei delle Marche, scuole, docenti, associazioni di categoria, sindacati, industrie, banche, e le imprese associate al Cluster Aerospazio Marche. “Un incontro che abbiamo voluto convintamente – ha detto in apertura l’assessore allo Sviluppo Economico, Andrea Maria Antonini - strutturato in modo da offrire un quadro complessivo degli ambiti coinvolti dal sistema industriale e scientifico dell’aerospazio, le possibilità di sviluppo economico per le nostre imprese produttive e il suo rilievo per le Pubbliche Amministrazioni in termini di servizi offerti”. E’ forte il coinvolgimento della Regione Marche che sta accompagnando questo processo promettente avviato due anni fa circa con la costituzione del Cluster Exploore Aerospazio Marche che raccoglie imprese tecnologiche, università, spin off. “Siamo una Regione giovane per il settore ma le prospettive dell’economia spaziale sono interessanti. La questione aperta è capire ciò che le Marche possono dare alla filiera dell’aerospazio attraverso la rete di imprese, con il tradizionale manifatturiero. E, contestualmente, cosa possono ricevere dalla ricerca, grazie alle università, da un settore così innovativo che offre strategie di gestione in ambiti diversi, soprattutto per l’ambiente e per la nostra agricoltura, le previsioni metereologiche, i rischi idrogeologici, lo sviluppo sostenibile. Vogliamo, in definitiva, occuparci di aerospazio a 360 gradi”. “Abbiamo davanti a noi un percorso, una road map importantissima – ha rimarcato Lanfranco Zucconi, Presidente Cluster Exploore Aerospazio Marche - dobbiamo cogliere le opportunità perché lo spazio sta crescendo in modo esponenziale e la Space economy diventerà uno strumento importante per l'economia non solo della Regione ma per il Paese”. Sulle opportunità per la Pubblica Amministrazione di usufruire di una vasta mole di dati e servizi si è centrato l’intervento di Marco Casucci, Emsee Space for Esa (European Space Agency): “Il telerilevamento da satellite è uno strumento prezioso per la gestione del territorio, il monitoraggio dell’ambiente e il supporto alle situazioni di emergenza. Iride, un ambizioso progetto del Governo realizzato grazie alle risorse del Pnrr, sarà completato entro il 2026 sotto la gestione dell’Esa, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). I satelliti della costellazione consentiranno alle Amministrazioni centrali, locali e regionali una migliore gestione delle trasformazioni sul proprio territorio”.Le grandi imprese Leonardo, Thales Alenia Space Italia e Sitael, presenti con Giovanni Fuggetta, Alfredo Pigiani e Roberto Angelini, e Marzia Migliorelli, hanno offerto un ampio quadro sulle prospettive per il settore industriale dove va alimentata la sinergia. Lo spazio è centrale per costruire una Terra più sostenibile e le attività spaziali rappresentano un ecosistema vitale nel nostro Paese - è stato rimarcato - in questo ecosistema spaziale le opportunità sono crescenti per tutta la filiera. I Cluster di settore presenti, Piemonte, Lombardia e Umbria, con gli interventi di Fulvia Quagliotti, Angelo Vallerani e Daniele Tonti, hanno offerto il loro contributo di competenze e conoscenze nel confronto con il Cluster Aerospaziale marchigiano che sta operando per far crescere il settore e lo sviluppo di tutto il sistema economico regionale. In conclusione, Massimo Claudio Comparini, Amministratore Delegato Thales Alenia Space Italia: “L’impatto delle tecnologie spaziali per la conoscenza, l’esplorazione, ma anche per la sostenibilità del pianeta – ha detto - credo sia un dato di consapevolezza che vede le nostre istituzioni convintamente decise a supportare questo comparto. E’ sempre più viva la riflessione su come far crescere accanto ai campioni nazionali europei anche una filiera di pmi ad alto tasso di innovazione di cui abbiamo bisogno”.