Fare come le Marche, modello virtuoso per le altre amministrazioni contro la corruzione. E’ questa l’esortazione arrivata questo pomeriggio dal convegno 'Il cantiere digitale: un cantiere intelligente' all'Università di Macerata che ha visto la partecipazione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione. Quella di oggi è stata la seconda edizione del “Cantiere Digitale”, un’ occasione per illustrare i risultati e quindi la validità del Protocollo d’intesa per la lotta alla corruzione tra il Ministero dell’Interno, ANAC e Regione Marche siglato il 6 aprile 2023 presso la sede della giunta regionale delle Marche. Si tratta del primo protocollo regionale in Italia a qualificare in modo così strutturato l’intesa tra istituzioni centrali e territoriali.
Erano presenti, tra gli altri, Francesco Acquaroli presidente della Regione Marche, Emanuele Prisco, Sottosegretario di Stato per l’Interno; Lucia Albano Sottosegretario Economia e Finanze. Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016; Fabrizio Cuneo, Comandante Interregionale dell'Italia Centro Settentrionale della Guardia di Finanza e la Consigliera Anac Consuelo Del Balzo, l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli. In collegamento da remoto il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone e il presidente ANAC Giuseppe Busia.
“Nel 2023 – ha evidenziato il ministro Calderone -, da Ancona, è partito un modello che oggi rappresenta una buona pratica nazionale: il cantiere digitale. Le Marche stanno dimostrando come si possano coniugare innovazione tecnologica, legalità e qualità del lavoro, a partire dalla gestione nel Centro Italia del più grande cantiere di ricostruzione d’Europa. In questo contesto nasce il “badge di cantiere”, uno strumento semplice ma efficace che tutela i lavoratori, garantisce trasparenza e può essere esportato anche in altre grandi opere, come il cantiere delle Olimpiadi Milano-Cortina. Investire in sicurezza, legalità e competenze significa anche prendersi cura dei nostri borghi e dei territori interni, contrastare lo spopolamento e restituire dignità e opportunità alle comunità. Il cantiere digitale non è solo tecnologia, ma una nuova visione che unisce innovazione e diritti, mettendo le persone al centro della ricostruzione e dello sviluppo"
«Fa piacere che la nostra regione e le imprese siano considerate un modello di trasparenza e legalità – ha detto il presidente Acquaroli –. Stiamo affrontando la grande sfida della ricostruzione post sisma, che deve diventare un'opportunità di crescita insieme agli interventi post alluvione, agli interventi infrastrutturali e ai nuovi ospedali che stiamo realizzando. Le istituzioni devono farsi trovare pronte, attivando tutte le sinergie per impedire l’ingresso della criminalità. Vogliamo garantire l’efficienza della macchina amministrativa e usare bene le risorse, miliardi di euro ogni anno. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Il costo della criminalità sarebbe altissimo, toglierebbe competitività e speranza, e va combattuto anche sul piano culturale. La nostra missione è ridare una casa e un’opportunità a chi l’ha persa nel 2016, ridare sicurezza ai territori colpiti dall’alluvione e rilanciare le Marche attraverso grandi opere come mai prima d’ora. Serve un sistema moderno, sicuro, capace di espellere le anomalie. Continueremo a lavorare con Ministero dell’Interno e Anac come per gli ospedali di Macerata e Pesaro, per garantire procedure inattaccabili».