È giunto alla XVII edizione Adriatico Mediterraneo Festival, la kermesse che esplora le diverse espressioni della musica del bacino mediterraneo. In scena, dal 30 agosto al 3 settembre ad Ancona, una serie di appuntamenti che raccontano la cultura e i linguaggi artistici del Mediterraneo: i Balcani dopo le guerre, lo sviluppo dell’Europa a sud, l’approfondimento dell’attualità dell’area, l’ambiente e l’ecosistema marino. Con la curiosità di ritrovare il filo che unisce e permette la cooperazione tra popoli e culture. Nato nel 2007 dall’esperienza del Festival di Musica Klezmer, attivo dal 1996, Adriatico Mediterraneo si colloca tra i più importanti festival del settore a livello nazionale. Da sempre pone lo sguardo verso l’altra sponda dell’Adriatico ed è stato naturale viaggiare insieme alla Macroregione Adriatico Ionica che quest’anno ha la presidenza di turno della Croazia a cui sarà dedicato un focus all’interno del festival.
In programma incontri di approfondimento, proiezioni cinematografiche, mostre, convegni e concerti in location coinvolgenti e suggestive del capoluogo dorico come la Corte, la Sala Polveri e la Sala Boxe alla Mole. Si terranno esibizioni all’alba di fronte al mare (Terrazza sul mare della Sala Eventi Unicorn al Passetto), punto di unione e di contaminazione artistica tra le varie nazioni. Tra gli ospiti dell’edizione 2023, l'artista fiorentina Ginevra Di Marco, il cantautore partenopeo Enzo Gragnaniello, l'organettista Riccardo Tesi, il chitarrista Giuseppe Moffa, i Kalascima, il virtuoso della tambura (strumento tipico croato), Filip Novosel, il giornalista Marco Ansaldo e tanti altri.
“Adriatico Mediterraneo – dichiara l’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi - è un festival ormai storico centrato sulla cooperazione internazionale e caratterizzato da un’alta qualità della proposta culturale. Con uno sguardo particolare ai rapporti tra Italia e Balcani, il festival, edizione dopo edizione, offre spunti interessanti sulle sinergie e le relazioni tra i popoli che si affacciano sul nostro mare, sul significato di integrazione e di apertura al dialogo attraverso la conoscenza delle culture, dell’arte, della musica e delle tradizioni popolari così da costruire una prospettiva di amicizia per un futuro di pace. La kermesse nella città dorica che presentiamo oggi si snoda in un ricco cartellone di eventi e appuntamenti con artisti e intellettuali di fama internazionale, momenti preziosi di arricchimento culturale e fortemente attrattivi per visitare i luoghi più suggestivi del capoluogo”.
"Con piacere porto il saluto dell'amministrazione comunale di Ancona e del sindaco Daniele Silvetti a questa nuova edizione del Festival Adriatico Mediterraneo, una manifestazione fortemente radicata nel tessuto sociale e culturale del nostro territorio e apprezzata a livello nazionale e internazionale - le parole del presidente del Consiglio Comunale di Ancona, Simone Pizzi - Ancona, storica Repubblica Marinara, ha sempre basato il proprio essere sul dialogo, l'accoglienza, la cooperazione, la pace e la condivisione. Una storia, quella della nostra città, che attraverso il passato, arricchisce costantemente il proprio presente per poter volgere lo sguardo al futuro, grazie anche e soprattutto a queste iniziative. Ancona è da sempre una città aperta, accogliente: queste peculiarità sono parte integrante della sua anima più autentica. Il Festival Adriatico Mediterraneo ha già regalato alla nostra città momenti indimenticabili, siamo lieti di questa XXVII edizione".
“Il Festival Adriatico Mediterraneo è una manifestazione capace di concentrare annualmente i propri riflettori sulla realtà culturale, sociale e politica dei Balcani – afferma Fabio Pigliapoco, Capo del Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica -. Il nostro è un appoggio ormai pluridecennale. Quest’anno, in particolare, l’attenzione sarà rivolta al contributo della società civile alla costruzione della Macroregione fornito dai Forum delle Camere di Commercio, dalle Università e dalle Città dei Paesi membri dell’Iniziativa. Senza questi contributi, opportunamente veicolati dalla IAI verso i gruppi di lavoro tecnici della EUSAIR, la Macroregione si ridurrebbe a un semplice esercizio burocratico e perderebbe il contatto con la realtà dei cittadini, diventando una costruzione ‘senza anima’. Per questi motivi, il premio annuale del Festival andrà al Presidente del Forum delle Camere di Commercio e della Camera di Spalato, Joze Tomas che lo riceverà, simbolicamente, anche a nome dei colleghi delle Università e delle Città del bacino Adriatico Ionico. La consegna di questo riconoscimento a una personalità croata di spicco, quale il Presidente Tomas, coincide inoltre felicemente con l’anno di Presidenza croato della IAI e della Strategia macroregionale, iniziata il primo giugno scorso”.
“Siamo felici e onorati di proseguire il viaggio accanto alla Regione Marche, al Comune di Ancona, nostri soci, e agli amici di Adriatico Mediterraneo – dichiarano il presidente Amat, Piero Celani e il direttore Gilberto Santini - un progetto dal sapore unico, che interpreta in maniera precisa e lucida il senso delle Marche, la sua identità aperta al dialogo e al bisogno di confronto e incontro con le diverse culture. Missione della manifestazione che rappresenta anche per Amat un obiettivo primario, oltre che una preziosa occasione per rafforzare la sua vocazione al dialogo internazionale, accanto alle tante progettualità europee in corso in questi anni”.
“Il dialogo tra le culture come stella polare per viaggiare nel presente e guardare al futuro. È il filo conduttore che l’esperienza di Adriatico Mediterraneo Festival porta avanti da 17 anni – dice Giovanni Seneca, direttore artistico della manifestazione -. I suoni e i profumi delle culture del mare si intrecciano ai temi centrali per la politica dell’Europa che guarda a sud. Nel 2023 Adriatico Mediterraneo Festival, fedele alla sua tradizione e alla sua stessa essenza, sarà il momento di incontro e fusione tra i linguaggi artistici delle comunità adriatiche e mediterranee con ospiti illustri, ma anche l’occasione di riflessione sui temi della cooperazione internazionale e dei diritti umani, con numerosi appuntamenti in diversi luoghi della città. Avremo il piacere di ospitare, fra gli altri, Ginevra Di Marco, Enzo Gragnaniello assieme ad altri talentuosi autori che, attraverso la propria arte, racconteranno il legame con la propria terra e l’esigenza imprescindibile di promuovere il confronto con tutte le altre culture”.
Serena Paolini serena.paolini@regione.marche.it serena.paolini