martedì 9 marzo 2021  18:37 

Sarà il regista Premio Oscar Gabriele Salvatores a raccontare ai visitatori del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai la Regione Marche che da oggi, insieme alle altre Regioni aderenti al progetto, comincia così il suo cammino verso il grande evento globale di quest’anno. Con una conferenza stampa sulla piattaforma digitale della Stampa Estera il Commissariato per la partecipazione dell’Italia ha svelato il progetto che vedrà i territori protagonisti assoluti del percorso espositivo del Padiglione alla prossima Esposizione Universale al via il primo di ottobre.

“Se le parole chiave di Expo Dubai 2020 sono Opportunità, Mobilità e Sostenibilità legate dal filo rosso della bellezza che unisce, dell’Arte e della Cultura che fanno dell’Italia un unicum nel mondo - ha evidenziato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli - le Marche potranno sicuramente rappresentare una sintesi emblematica di questi paradigmi su cui declinare il futuro. Perché da sempre la nostra comunità ha saputo coniugare tradizione culturale e innovazione, genio creativo e sapienza artigiana, qualità di vita e tutela dell’ambiente. In sostanza “armonia del vivere” che si rispecchia nei variegati paesaggi, nell’architettura, nell’arte dei geni come Raffaello e Leopardi, non meno che nelle numerose e più prestigiose imprese del Made in Italy. In questo momento storico abbiamo tutti il dovere di guardare in prospettiva, così come vuole guardare Expo2020 in un viaggio ideale attraverso i territori. Da parte nostra c’è il massimo impegno, anzi direi l’obiettivo principale, a riportare i territori, intesi come laboratori-fucine di idee e depositi naturali di preziosi tesori, protagonisti del rilancio e della rinascita. Sono sicuro che Gabriele Salvatores, a cui va il più sentito apprezzamento e ringraziamento, saprà rendere l’essenza delle tante peculiarità che caratterizzano le “Marche plurali” e coglierne i valori. Lo aspettiamo con grande piacere per accoglierlo e accompagnarlo tra le infinite bellezze delle Marche". 

A Salvatores - scelto da una commissione presieduta dallo scrittore Sandro Veronesi - è affidato il compito di narrare la Bellezza del Paese evocata sin dal titolo della partecipazione italiana - “La Bellezza unisce le Persone” - che a sua volta declina il claim di Expo Dubai “Connettere le menti, creare il futuro”. Nelle prossime settimane lo sguardo del regista premio Oscar, con la produzione di Indiana Production, attraverserà le Regioni che hanno aderito al progetto, realizzando riprese che verranno poi editate e infine proposte per l’intera durata del semestre espositivo ai visitatori del Padiglione Italia. Tutto il racconto del Padiglione è stato immaginato come il viaggio di uno sguardo. All’inizio i visitatori si troveranno ad ammirare il paesaggio del percorso espositivo per poi addentrarsi lungo un itinerario di architetture narrative fatte di contenuti che esprimono il meglio della competenza e della bellezza italiana: dal cinema al teatro, dai paesaggi, alle imprese più innovative, dalle tecnologie d'avanguardia alla sostenibilità. Il racconto costruito dal Regista con le Regioni partecipanti prevede una serie di contenuti altamente scenografici e d'impatto a cominciare da quelli del Belvedere, il luogo da cui si vede il bello: una finestra circolare sui territori del Paese con proiezioni a 360 gradi dei paesaggi italiani più suggestivi che sta a significare anche l’importanza di protezione e cura di questo inestimabile valore che il nostro Paese rappresenta per il mondo intero.

Il percorso continua con il film sul ‘Saper Fare’ italiano, raccontato su uno schermo di 100 metri quadrati e capace di mostrare al visitatore il meglio delle ‘artigiane’, dell’agroalimentare, della meccanica, del design e dell’esercizio delle tecnologie più sofisticate; la narrazione prosegue con le ‘Short Stories’, mostre temporanee con un approfondimento tematico sulla nostra cultura e arte oltre che sulle innovazioni contemporanee nei campi della salute, della medicina, dello spazio e del design.

Il Padiglione Italia a Expo Dubai sarà quindi un vero e proprio ‘Giardino delle Storie’: un giardino perché sintesi metaforica di tanti elementi diversi che insieme creano un linguaggio di equilibrio e armonia, proiezione dell'ordine dell'universo. E le storie che nascono nei nostri territori rappresentano spesso competenze uniche al mondo: quelle di un’innovazione capace, come è successo tante volte nei secoli e accade ancora nel presente, di cambiare il corso della storia e dell’umanità grazie alla visione e alla consapevolezza di vivere in un territorio di inestimabile valore naturalistico, paesaggistico e culturale.

“Credo che la bellezza, l’arte e anche se vogliamo il piacere della vita che l’Italia sa ben fornire ed esportare possano veramente aiutare a cambiare il mondo”, ha affermato Gabriele Salvatores. "La bellezza italiana che Gabriele Salvatores racconterà magistralmente è la bellezza che si fonda sulle diversità dei suoi territori e dei suoi saperi: così le nostre Regioni saranno, per la prima volta in un’Esposizione Universale, partner artistici del Padiglione italiano, realizzandone i contenuti per l’intero periodo dell’Expo”, ha affermato Paolo Glisenti, Commissario Generale per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai.

“Per rilanciare il turismo, a cominciare da quello esperienziale, ma anche per far crescere l’attrazione dei capitali internazionali verso le filiere d’impresa dall’artigianato alla grande industria, e far crescere l’attrazione di capitale umano verso i centri di competenza scientifica e tecnologica destinati a generare innovazione e sostenibilità nel futuro”, ha aggiunto Glisenti. “Tutti i paesaggi del nostro Paese, ad esclusione di quelli naturali, sono di fatto espressione diretta del saper fare italiano. Sono molto contento che sia un autore come Gabriele Salvatores, con la sua sensibilità, a raccontare e declinare tutto questo”, ha dichiarato Davide Rampello, Direttore Artistico del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.

NOTA: Gabriele Salvatores nasce a Napoli poi si trasferisce a Milano. È tra i fondatori del Teatro dell’Elfo dove dirige anche il musical-rock ‘Sogno di una notte di mezza estate’ che poi diviene il suo film d’esordio. Seguono ‘Kamikazen’, ‘Marrakech Express’, ‘Turné’ e ‘Mediterraneo’, che vince l’Oscar. Da allora ha firmato diversi successi, realizzando film di generi diversi, documentari e la regia di opere liriche.

 

Foto di Simone Comi