Specie

Morimus asper

Sistematica

Specie: Morimus asper
Classe: Insecta
Ordine: Coleoptera

Stato di conservazione

Lista Rossa Italiana: LC

Lista Rossa UICN Europea: LC

Lista Rossa UICN Globale: NE

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Gravemente Insufficiente
Stato attuale di conservazione: Non definibile
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Non definibile

Distribuzione nelle Marche

Morimus asper

Morimus asper è un coleottero le cui dimensioni variano tra i 15 e i 40 mm di lunghezza. Le antenne, oltre che tipicamente lunghe, sono marcatamente robuste, soprattutto nei primi cinque segmenti.
Il presunto complesso di specie M. asper, comprendente anche M. funereus, M. ganglbaueri, M. orientalis e M. verecundus, potrebbe essere in realtà riconducibile ad un’unica specie biologica con un’ampia plasticità fenotipica e una comunque rilevante variabilità genetica, il cui nome valido è, per motivi di priorità, M. asper, mentre M. funereus ne diverrebbe sinonimo.

 

 

Habitat

Questa specie è associata ad ambienti forestali, dal piano basale al piano montano, fino a circa 1800 m di quota, con predilezione per le foreste ben strutturate e con abbondante presenza di legno morto di grosso calibro. Si tratta di coleotteri atteri, polifagi a spese di differenti generi di latifoglie e conifere, quali ad esempio: Populus (pioppo), Quercus (quercia), Fagus (faggio), Juglans (noce), Tilia (tiglio), Castanea (castagno) e le specie Abies alba (abete bianco) e Pinus pinea (pino domestico). Le femmine depongono le uova nel legno morto con corteccia in situ, con preferenza per grossi alberi in piedi, tronchi a terra e grossi ceppi. Frequentano spesso anche le cataste di tronchi, purché questi siano ancora provvisti di corteccia.

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

Morimus asper nelle Marche è ampiamente diffuso e comune e si rinviene in una grande varietà di ambienti, dal piano basale fino alla media ed alta montagna.

 

La specie nella Rete Natura 2000

La specie allo stato attuale è stata segnalata in 13 siti. Le informazioni sono comunque incomplete e non permettono di definire il ruolo che la rete Natura 2000 svolge per la sua gestione.

 

Minacce e pressioni

Come per tutte le specie saproxiliche, il principale fattore di minaccia è rappresentato dalla distruzione e frammentazione dell’habitat forestale sia a causa di incendi, sia, soprattutto, a causa dell’impatto antropico (disboscamento, pulizia sottobosco e rimozione del legno morto). Inoltre, essendo attera, questa specie presenta evidenti problemi nel ricolonizzare habitat idonei, legati all’eventuale frammentazione dell’habitat.

A02.01

Agricoltura

Intensificazione delle pratiche agrarie

A07

Agricoltura

Uso di biocidi, ormoni e altri prodotti chimici

B02.02

Selvicoltura

Taglio a raso e rimozione di tutti gli alberi

B02.04

Selvicoltura

Rimozione degli alberi morti o morenti

B07

Selvicoltura

Ceduazione

G05.04

Disturbo antropico

Vandalismo

G05.06

Disturbo antropico

Potature e rimozioni di alberi per incolumità pubblica

G05.07

Disturbo antropico

Misure di conservazione mancanti o sbagliate

J01.01

Modificazione dei sistemi naturali

Incendi di origine antropica

M01

Cambiamenti climatici

Cambiamenti nelle condizioni abiotiche

 

Strategie di conservazione

La conservazione della specie passa attraverso la  riqualificazione degli habitat forestali nei quali vive. In particolare è fondamentale la tutela di alberi senescenti o morti in piedi o a terra e del legno morto al suolo, attività che hanno inoltre effetti positivi su tutti gli organismi saproxilici.

 

 

Siti Natura 2000 in cui รจ segnalata

 

ZSC/SIC: