Specie

Eriogaster Catax

Sistematica

Specie: Eriogaster catax
Classe: Insecta
Ordine: Lepidoptera

Stato di conservazione

Lista Rossa Italiana: NE

Lista Rossa UICN Europea: DD

Lista Rossa UICN Globale: DD

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Insufficiente
Stato attuale di conservazione: Non definibile
Il Ruolo della Rete Natura 2000:
Non definibile

Distribuzione nelle Marche

Eriogaster catax

Eriogater catax è una farfalla notturna lunga tra i 3 e i 4 cm caratterizzata da un evidente dimorfismo sessuale con i maschi decisamente più piccoli delle femmine. Le uova schiudono all’inizio della primavera e le larve si nutrono soprattutto su arbusti, come il prugnolo (Prunus spinosa) o i biancospini (Crategus spp.), o alberi come querce e pioppi. Gli adulti sono osservabili solo per un breve periodo in autunno.

 

 

Habitat

La specie frequenta soprattutto i margini dei boschi, le radure, gli incolti ed altri ambienti ecotonali dove sono presenti le piante nutrici delle larve; in generale è legato ad aree calde e non è frequente a quote che eccedono i 1000 m. 

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

Quadro distributivo assolutamente carente. Allo stato attuale risulta segnalata, in modo puntiforme, nel Parco Sasso Simone e Simoncello e lungo la catena appenninica dal Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi fino al confine tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed i Monti della Laga.

 

La specie nella Rete Natura 2000

La specie è segnalata in 11 siti. Le informazioni disponibili sono molto scarse e non permettono di definire il ruolo che la rete Natura 2000 svolge per la sua gestione.

 

 

Minacce e pressioni

Le principali pressioni sulla specie derivano dall’intensificazione delle pratiche agricole che riduce la qualità delle aree aperte da essa frequentate. Anche l’eccessiva pressione del pascolo, così come una sua significativa riduzione incidono negativamente alterando la struttura delle praterie secondarie.
Localmente può costituire un problema anche la presenza di illuminazione artificiale notturna che interferisce con le normali attività della specie.

 

A02.01

Agricoltura

Intensificazione delle pratiche agrarie

A02.03

Agricoltura

Trasformazione di prati permanenti e pascoli in seminativi

A07

Agricoltura

Uso di biocidi, ormoni e altri prodotti chimici

A10.01

Agricoltura

Rimozione di siepi e filari alberati

D01.08

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Impianti di illuminazione

J01.01

Modificazione dei sistemi naturali

Incendi di origine antropica

M01

Cambiamenti climatici

Cambiamenti nelle condizioni abiotiche

 

Strategie di conservazione

La tutela di questa specie passa per una razionale gestione delle praterie secondarie che favorendo il pascolo non intensivo garantisca la conservazione dell’habitat. Stessa considerazione può essere fatta per lo sfalcio che deve essere mantenuto in forme non intensive.
Visto il legame dei bruchi di questa specie con biancospino e prugnolo è importante, nell’esecuzione di eventuali interventi di decespugliamento conservare una certa copertura arbustiva e calibrare i tempi di intervento in funzione della biologia della specie.

 

 

 

Siti Natura 2000 in cui รจ segnalata

 

ZSC/SIC: