Habitat

Habitat 6110*

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Insufficiente
Stato attuale di conservazione:  Non definibile
Il Ruolo della Rete Natura 2000:
Non definibile

Siti in cui รจ segnalato

6110* - Formazioni erbose rupicole calcicole o basofile dell'Alysso-Sedion albi

Pratelli xerotermofili discontinui, costituiti prevalentemente da specie pioniere succulente e terofitiche, con muschi calcifili e licheni, che si sviluppano in aree rocciose o rupestri, su substrato calcareo, generalmente fino al piano basso-montano. Tra le specie caratteristiche possono essere annoverate le seguenti: Alyssum alyssoides, A. montanum, Arabis auriculata, Cerastium pumilum, C. semidecandrum, C. glutinosum, C. brachypetalum, Erophila verna,  Bombycilaena erecta, Hornungia petraea, Orlaya grandiflora, Minuartia hybrida, Saxifraga tridactylites, Sedum acre, S. album, S. rupestre, S. sexangulare, Sempervivum tectorum, Thlaspi perfoliatum Valerianella rimosa, V. eriocarpa, Trifolium scabrum, Catapodium rigidum, Melica ciliata, Poa molineri e Petrorhagia prolifera.

 

 

Caratterizzazione fitosociologica

Le cenosi riferite a questo habitat sono inquadrabili nell'alleanza Alysso alyssoidis-Sedion albi Oberdorfer & Müller in Müller 1961 (ordine Sedo-Scleranthetalia Br.-Bl. 1955, classe Sedo-Scleranthetea Br.-Bl. 1955 em. Th. Müller 1961).

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

L’habitat è stato segnalato in numerosi SIC delle Marche, ed è abbastanza omogeneamente distribuito lungo tutta la fascia montana del territorio regionale corrispondente alla dorsale umbro-marchigiana, con qualche stazione indicata anche sui rilievi pre-appenninici e sul Monte Conero. Tuttavia, vista la distribuzione puntiforme di questo habitat, non è possibile disporre di informazioni omogenee sulla sua distribuzione per tutto il territorio regionale.

 

L'habitat nella Rete Natura 2000

L’Habitat risulta piuttosto diffuso nella rete Natura 2000 essendo segnalato in 33 SIC distribuiti in gran parte dei rilievi calcarei. La superficie complessiva, dedotta dai Formulati, in considerazione dell’ampia distribuzione non è tuttavia molto elevata ed è pari a 384,24 ha, di cui oltre la metà concentrata nei SIC IT5310017 “Monte Nerone – Gola di Gorgo a Cerbara” e IT5310019 “Monte Catria – Monte Acuto”: Una quantificazione precisa non è tuttavia semplice perché in genere si rinviene, in modo puntuale, all’interno dell’Habitat 6210 “Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee)”.

 

Minacce e pressioni

Il principale fattore di minaccia consiste nell’abbandono delle forme di gestione tradizionali, che conduce al cambiamento della struttura e della composizione floristica delle fitocenosi, mentre sembrano di secondaria importanza i fattori legati all’utilizzazione antropica del territorio.

 

A04.03

Agricoltura

Assenza di pascolo

C01.07

Attività minerarie, cave e produzione di energia

Altre attività minerarie od estrattive

D01.01

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Piste e sentieri

D01.02

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Strade

G01.03.02

Disturbo antropico

Escursionismo con veicoli motorizzati da fuoristrada

J01.01

Modificazione dei sistemi naturali

Incendi di origine antropica

J03.01.05

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica della composizione e struttura delle fitocenosi (successioni evolutive)

J03.01.06

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica della composizione e struttura delle fitocenosi (successioni regressive)

K02.01

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Cambiamento nella composizione specifica (successione)

 

Strategie di conservazione

La conoscenza della distribuzione della risorsa e la definizione del suo stato di conservazione sono di fondamentale importanza per l’adozione di appropriate misure di tutela. La conservazione dell’habitat non può prescindere inoltre da un corretto monitoraggio allo scopo di individuare eventuali processi dinamici in atto che portano all’evoluzione della vegetazione verso cenosi forestali e pre-forestali. I risultati del monitoraggio consentiranno di programmare Interventi specifici volti al controllo delle dinamiche evolutive dei pratelli xerotermofili. In tale ottica si ritiene di fondamentale importanza sostenere le attività pastorali esistenti, favorendo un pascolo di tipo estensivo quale fattore di controllo di tali dinamiche.

 

 

 

ZSC/SIC presenti: