Specie

Vipera di Orsini

Sistematica

Specie: Vipera ursinii
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata

Stato di conservazione

Lista Rossa Italiana: VU

Lista Rossa UICN Europea: VU

Lista Rossa UICN Globale: VU

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Buono
Stato attuale di conservazione: Sufficiente
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Molto elevato

Distribuzione nelle Marche

Vipera di Orsini

La Vipera di Orsini è la più piccola vipera europea e raggiunge al massimo i 40 – 45 cm di lunghezza. La specie deve il suo nome a Antonio Orsini, famoso naturalista nato e vissuto ad Ascoli Piceno nel’800, a cui è stata dedicata. Seppur dotata di veleno, l’apparato velenifero debole e le zanne piccole, oltre all’indole poco aggressiva, la rendono una specie sostanzialmente innocua. L’alimentazione è basata su grossi insetti, in particolare ortotteri, ma può predare anche lucertole e micromammiferi. Il periodo di attività va da aprile a ottobre; l’accoppiamento avviene nella seconda di maggio e le nascite si concentrano tra la fine di agosto e inizio di settembre.

 

 

Habitat

In Italia la specie vive esclusivamente nelle praterie d’altitudine dell’Appennino centrale sia su substrato calcareo che marnoso arenaceo. Frequenta le aree dai 1400 m di quota sino ad oltre 2000 m, soprattutto se sono presenti rocce e arbusti di Juniperus spp. prostrati.

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

La specie è presente esclusivamente nel Parco Nazionale Gran Sasso – Monti della Laga e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini dove occupa le aree a quote più elevate. In quest’ultimo che rappresenta la sua roccaforte nelle Marche, è diffusa su tutte le cime più alte dal Monte Bove al Vettore e sulla dorsale del Monte Cardosa. (Fiacchini 2013)

 

La specie nella Rete Natura 2000

La specie è segnalata in 8 siti tutti concentrati nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini tranne uno. La rete Natura 2000 comprende l’intera popolazione presente nelle Marche.

 

 

Minacce e pressioni

La specie allo stato attuale risulta relativamente minacciata. Le pressioni maggiori sembrano poter venire dagli episodi di uccisione diretta, inquadrabili nella deprecabile abitudine di eliminare tutto ciò che striscia e nella mortalità per investimento possibile lungo le strade di penetrazione in quota.

 

Strategie di conservazione

La specie, seppur non particolarmente minacciata, richiede comunque attenzione, visto il suo areale ristretto. Allo stato attuale la sua gestione sembra doversi indirizzare principalmente verso il controllo degli effetti negativi che potrebbe avere il sovrapascolo e la presenza non regolata degli escursionisti nelle aree in cui è presente. In particolare molto negative sono le strade di penetrazione in quota che tra l’altro possono causare mortalità per investimento. Campagne informative ed educative verso il pubblico contribuirebbero a ridurre i rischi di inutili uccisioni. 

 

 

 

 

Siti Natura 2000 in cui è segnalata

 

ZSC/SIC: