Coturnice
Sistematica
Specie: Alectoris graeca
Classe: Aves
Ordine: Galliformes
Stato di conservazione
Lista Rossa UICN Italiana: VU
Lista Rossa UICN Europea: NT
Lista Rossa UICN Globale: NT
Stato delle conoscenze nelle Marche
Stato attuale delle conoscenze: Buono
Stato attuale di conservazione: Sufficiente
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Molto elevato
Distribuzione in periodo riproduttivo nelle Marche
Coturnice
La Coturnice è un galliforme di medie dimensioni diffuso nella penisola italiana, in Sicilia e nei Balcani. Specie sedentaria in Italia si rinviene sulle Alpi, lungo la porzione centro meridionale della catena appenninica e in Sicilia. In queste tre aree sono state descritte tre differenti sottospecie: Alectoris graeca saxatilis (Alpi), Alectoris graeca whitakeri (Sicilia) e Alectoris graeca orlandoi (Appennino). Quest’ultima, ovviamente, è quella presente nelle Marche.
Habitat
La coturnice è una specie diffusa soprattutto nelle aree montane dove frequenta in particolare i versanti più scoscesi. Qui trova infatti il suo habitat del’elezione che sono le praterie xeriche con altezza dell’erba non elevata, copertura discontinua e presenza di affioranti rocciosi. Tende a scomparire quando la diffusione degli arbusti aumenta eccessivamente.
Distribuzione e consistenza nelle Marche
L’attuale distribuzione della specie nelle Marche risente della pressione venatoria a cui storicamente è stata soggetta. Confinata nelle aree montane si è progressivamente estinta in gran parte dei massicci minori dove, per ragioni ecologiche, i nuclei presenti erano comunque di modeste dimensioni.
Attualmente la popolazione regionale è confinata quasi completamente all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini o nelle aree ad esso limitrofe: Un piccolo nucleo si rinviene sul Monte Catria mentre non sembra più nidificare sul Monte Nerone;è’ presente anche sul versante marchigiano dei Monti della Laga. Nel complesso, sulla base delle informazioni più recenti, nelle Marche può essere stimata la presenza di 100-150 coppie nidificanti.
La specie nella Rete Natura 2000
La specie è segnalata in 21 siti (6 ZPS e 15 SIC) gran parte dei quali nella porzione meridionale della regione tra Sibillini e Laga. Nel massiccio del Monte Nerone (1 ZPS e 1 SIC) la riproduzione in tempi recenti non è stata confermata.
La rete Natura 2000 comprende sostanzialmente tutta la popolazione nidificante nella Marche.
Minacce e pressioni
La coturnice è soggetta a diverse minacce e pressioni che localmente possono ridurne lo stato di conservazione sino a portarla all’estinzione. In particolare è critica la condizione dei nuclei isolati, lontani dal grosso della popolazione concentrato sui Monti Sibillini e sui Monti della Laga.
Le principali minacce derivano dalla scomparsa dell’habitat, conseguenza della riduzione dell’attività zootecnica, dal disturbo, provocato non solo dall’attività venatoria ma anche dalla fruizione turistica incontrollata, ed infine dal rischio di inquinamento genetico per ibridazione con esemplari di altre sottospecie o altre specie (Alectoris chukar) che potrebbero essere introdotte a fini venatori.
A04.03 |
Agricoltura |
Assenza di pascolo |
A04 |
Agricoltura |
Sottoutilizzo dei pascoli |
F03.01 |
Uso di risorse biologico (esclusa agricoltura e selvicoltura) |
Caccia |
G01.02 |
Disturbo antropico |
Escursionismo a piedi, cavallo e veicoli non motorizzati |
G01.03.02 |
Disturbo antropico |
Escursionismo con veicoli motorizzati da fuoristrada |
K02.01 |
Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi) |
Cambiamento nella composizione specifica (successione) |
I03.01 |
Specie e generi invasivi e/o problematici |
Inquinamento genetico (animali) |
Strategie di conservazione
La conservazione della specie nelle Marche, considerando che gran parte della popolazione non è soggetta a prelievo venatorio, vivendo all’interno di aree protette, passa soprattutto attraverso la conservazione del suo habitat. A questo scopo è quindi necessario favorire la permanenza o il ripristino, in forme ecologicamente corrette, dell’attività zootecnica nei siti in cui la specie è presente.
Vista la riduzione d’areale a cui è stata soggetta sarebbe opportuno valutare la possibilità di ricostituire, nelle aree ancora idonee, nuclei nidificanti della specie.
Siti Natura 2000 in cui è segnalata
ZPS:
ZSC/SIC: