Habitat

Habitat 6170

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Sufficiente
Stato attuale di conservazione:  
Sufficiente
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Medio

Siti in cui รจ segnalato

6170 - Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine

Praterie primarie alpine e subalpine calcicole sviluppate sopra il limite del bosco (1900/2000 - 2400 m s.l.m.),  a cotico erboso aperto o continuo, talvolta presenti anche al di sotto del limite del bosco sulle creste dei rilievi montuosi. L’habitat comprende le seguenti formazioni:

- vegetazione delle stazioni a prolungato innevamento (vallette nivali), con Salix retusa, S. reticulata, Gnaphalium hoppeanum e Ranunculus alpestris;

- praterie mesofile chiuse con Plantago atrata, Ranunculus pollinensis, R. apenninus, Taraxacum apenninum, Luzula spicata subsp. italica, Potentilla rigoana, Crocus vernus, Bellardiochloa variegata, Festuca nigrescens subsp. microphylla;

- praterie xerofile aperte dei versanti più acclivi a Sesleria juncifolia con Androsace villosa, Anthyllis montana subsp. atropurpurea, Carex humilis, C. kitaibeliana, Carum flexuosum, Draba aizoides, Dryas octopetala, Edraianthus graminifolius, Euphrasia salisburgensis, Festuca violacea subsp. italica, Gentiana dinarica, Globularia meridionalis, Gnaphalium hoppeanum, Helianthemum oelandicum subsp. alpestre, Leontopodium alpinum subsp. nivale, Paronichya kapela, Pedicularis elegans, Ranunculus breyninus, R. pollinensis, Saxifraga oppositifolia subsp. speciosa e Trinia dalechampii.

 

 

Caratterizzazione fitosociologica

La vegetazione delle vallette nivali è riferita all’associazione Carici kitaibeilianae-Salicetum retusae Biondi, Ballelli, Allegrezza, Taffetani, Frattaroli, Guitian & Zuccarello 1999 (alleanza Arabidion caeruleae Br.-Bl. in Br.-Bl. & Jenny 1926, ordine Salicetalia herbaceae Br.-Bl. in Br.-Bl. & Jenny 1926, classe Salicetea herbaceae Br.-Bl. 1948).
Le praterie mesofile chiuse sono inquadrate nell’alleanza Ranunculo pollinensis-Nardion strictae Bonin 1972 (ordine Nardetalia strictae Oberdorfer ex Preising 1949, classe Nardetea strictae Rivas-Goday ex Rivas-Goday & Rivas-Martínez 1963).
Le praterie xerofile aperte sono riferibili alle suballeanze Leontopodio-Elynenion Blasi et Di Pietro in Blasi, Di Pietro, Fortini et Catonica 2003 e Seslerenion apenninae Blasi, Di Pietro, Fortini and Catonica 2003 dell’alleanza Seslerion apenninae Furnari 1966 (ordine Seslerietalia tenuifoliae Horvat 1930, classe Elyno-Seslerietea Br.-Bl. 1948).

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

L’habitat è diffuso sui rilievi del massiccio dei Monti Sibillini, al di sopra di 1900/2000 m e sulle creste montuose dei rilievi più elevati dei rilievi della dorsale umbro-marchigiana.

 

L'habitat nella Rete Natura 2000

L’Habitat è piuttosto diffuso nella rete Natura 2000 essendo segnalato in 28 siti, praticamente tutti quelli che interessano le cime della dorsale appenninica calcarea. La superficie complessiva, riportata nei Formulari è di circa 6343,503 ha di cui quasi il 90% nel massiccio dei Monti Sibillini.

 

Minacce e pressioni

Trattandosi di formazioni primarie, la spontanea evoluzione delle aree non più soggette a pascolo tende alla ricostituzione della vegetazione originaria. Dove il pascolo persiste, questo non rappresenta una minaccia per la conservazione dell’habitat, poiché praticato a bassa intensità. Anche dal punto di vista turistico-escursionistico, non si ravvisano particolari minacce, se non in settori limitati, nei periodi di maggiore frequentazione, da valutare caso per caso.
Le comunità subalpine/alpine sono inoltre vulnerabili nel medio-lungo termine agli effetti dei cambiamenti climatici.

 

G01.02

Disturbo antropico

Escursionismo a piedi, cavallo e veicoli non motorizzati

G01.03.02

Disturbo antropico

Escursionismo con veicoli motorizzati da fuoristrada

L04

Eventi geologici e catastrofi naturali

Valanghe

L05

Eventi geologici e catastrofi naturali

Frane e smottamenti

M01.02

Cambiamenti climatici

Siccità e riduzione delle precipitazioni

 

Strategie di conservazione

L’habitat deve essere preservato da ogni possibile alterazione della copertura vegetale e delle caratteristiche edafiche poiché dotato di bassa resilienza. Inoltre, visto che gli effetti del carico di pascolo e dei cambiamenti climatici sulle comunità erbacee subalpine e alpine non sono stati sufficientemente indagati negli ambienti appenninici, si ritiene di fondamentale importanza per la conservazione dell’habitat il monitoraggio della composizione e della diversità floristica e funzionale nonché della distribuzione spaziale delle comunità riferite a questo habitat in relazione al cambiamento del carico di pascolo ed ai cambiamenti climatici, al fine di individuare eventuali trend in atto e valutarne le conseguenze sulla conservazione dell’habitat stesso nel medio-lungo periodo. Il monitoraggio dovrebbe includere anche la realizzazione di cartografie a scala di dettaglio su supporto GIS, aggiornabili sulla base dei risultati del monitoraggio.

 

 

 

ZSC/SIC presenti: