Come ha dimostrato l’epidemia di Dengue a Fano nel 2024 e come sta dimostrando l’attuale focolaio epidemico di West Nile Virus nelle Regioni Lazio e Campania, le Arbovirosi rappresentano un rilevante problema di sanità pubblica. Per rafforzare le attività già in atto, la Giunta Regionale nella seduta del 5 agosto 2025 ha approvato la DGR 1322 Linee di indirizzo per la prevenzione delle Arbovirosi nella Regione Marche, dove vengono specificate le modalità operative per mettere in campo tutte le azioni previste: sia per prevenire le infezioni, sia per gestire la presenza di eventuali casi di persone che contraggono i virus dopo puntura di zanzara nel territorio regionale, secondo le indicazioni del Piano Nazionale Arbovirosi.
Le Arbovirosi sono zoonosi causate da virus trasmessi da vettori artropodi (arthropod-borne virus, come per esempio zanzare, zecche e flebotomi) tramite morso/puntura. In Italia gli arbovirus possono essere causa di infezioni sia importate sia autoctone e possono causare malattie con presentazioni cliniche diverse. Per questo motivo, le arbovirosi devono essere considerate nella diagnosi differenziale in caso di storia di viaggio all’estero o in presenza di nota diffusione sul territorio nazionale. In Italia sono soggette a sorveglianza speciale le arbovirosi Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Encefalite da zecca (Tbe) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana. Le attività di sorveglianza integrata delle arbovirosi in Italia sono coordinate dal Ministero della Salute con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e, nel caso delle sorveglianze dei virus West Nile e Usutu, per la parte veterinaria dell’Istituto zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise (Izs-AM). Il Ministero della Salute periodicamente approva i Piani di sorveglianza e risposta al fine di garantire un’individuazione precoce dei casi e ridurre il più possibile una eventuale diffusione.
Per il coordinamento delle attività, che vede coinvolti vari Enti (Enti del SSR, IZSUM, Comuni), è stato istituito un Tavolo Tecnico Regionale coordinato dall’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS). L’ARS ha redatto delle Linee Guida per decodificare le attività di sorveglianza da attivare e gli interventi da attuare per il controllo dei vettori in caso di circolazione virale accertata o sospetta. Vengono specificate le modalità operative per mettere in campo tutte le azioni previste: sia per prevenire le infezioni, sia per gestire la presenza di eventuali casi di persone che contraggono i virus dopo puntura di zanzara nel territorio regionale, secondo le indicazioni del Piano Nazionale Arbovirosi.
Un apposito depliant informativo per la prevenzione dei rischi è stato predisposto per la popolazione. La collaborazione della popolazione è infatti uno degli interventi più efficaci per ridurre il numero di zanzare circolanti e quindi diminuire il rischio potenziali infezioni in caso le zanzare siano portarici di virus. Per proteggersi dalle punture è consigliato indossare maniche e pantaloni lunghi di colore chiaro, utilizzare le zanzariere alle finestre e usare repellenti efficaci. Va inoltre eliminato ogni ristagno di acqua, come quello dei sottovasi, di bidoni e vasche. Le raccolte che non sono rimovibili vanno coperte per evitare deposizione di uova da parte delle zanzare, o va effettuato un trattamento antilarvale con semplici prodotti disponibili in commercio.