Fabriano e il suo centro storico saranno protagonisti il 6 maggio di un’iniziativa originale e quanto mai interessante, densa di appuntamenti, laboratori creativi, cinema e altre attività: il secondo Disconnect Day d’Italia. Vale a dire una giornata in completa disconnessione dagli smartphone, organizzata dall’Associazione Nazionale Di. Te. (Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo) con il Comune di Fabriano, la Regione Marche e il Consiglio regionale delle Marche.
Il Disconnect Day, il primo dopo il Covid, è stato presentato oggi in Regione nel corso di una conferenza stampa: “La Regione Marche ha voluto sostenere questo evento – ha spiegato l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Chiara Biondi – perché invita a riflettere sul benessere digitale e sull’uso consapevole dei dispositivi tecnologici, un invito rivolto non solo ai più giovani ma anche agli adulti nel loro ruolo di educatori. Non si tratta di demonizzare la tecnologia, che è entrata a far parte delle nostre vite, ma di promuovere una capacità critica, una competenza sull’utilizzo corretto da parte di tutti (scuola, istituzioni, famiglie, giovani) e di aggregare attorno ai temi della socialità, dell’amicizia, del contatto umano, fondamentali specialmente nell’età evolutiva. E poi sarà una giornata per scoprire o riscoprire il bellissimo centro storico di Fabriano”.
“Insomma – come ha evidenziato Giuseppe Lavenia, piscoterapeuta, divulgatore e presidente dell’Associazione Di.te - il Disconnect Day sarà un momento che metterà tutti alla prova per resistere senza smartphone per almeno 4 ore e riprendere contatto col territorio e la realtà intorno a noi, vissuta spesso distrattamente con gli occhi rivolti al cellulare. Se si pensa che passiamo quasi quattro ore al giorno davanti ai social, sono 28 ore a settimana, 120 ore al mese, due interi mesi all’anno, Il Disconnect Day sarà un’occasione per staccare la spina, mettersi offline e prendersi cura delle nostre autentiche relazioni all’aperto. Mediamente guardiamo il cellulare 150 volte al giorno, ce l’abbiamo a fianco del piatto quando andiamo a cena, ebbene i dati di una ricerca molto importante dell’associazione nazionale Di.Te. In collaborazione con l’associazione italiana di Pediatria condivisa ci dice che nei primi 4 anni di vita svezziamo i bambini con lo smartphone, quasi il 50% dei genitori lo fa. Altro dato interessante è che quasi il 30% dei genitori tende a calmare il proprio figlio attraverso l’utilizzo di uno schermo. E già uno schermo passivo aumenta il rischio di provocare disturbi dell’attenzione: nei primi 24 mesi di vita un bambino esposto per 1 ora e mezzo al giorno davanti alla tv, a 5 anni avrà il 35% di probabilità in più di avere disturbi relazionali o deficit di attenzione o iperattività. Ecco, il Disconnect day vuole informare sui rischi, prevenirli e aiutare a fermarsi in tempo.”
Il 6 maggio, dalle 9 di mattina, si attraverserà lo spazio urbano di Fabriano a telefono spento e sigillato dentro apposite buste consegnate negli infopoint sparsi in città. Poi fino alle 20 incontri, attività e laboratori pensati per tutte le età faranno incuriosire e divertire nonni e nipoti, genitori, studenti, insegnanti e non solo. Infatti, in un mondo sempre più a stretto contatto con i dispositivi digitali, il rischio di diventarne dipendenti senza rendersene conto coinvolge tutti quanti.
L’educazione al benessere digitale va coltivata fin da piccoli, per questo la giornata in disconnessione coinvolgerà tutte le scuole del territorio, da quelle dell’infanzia alla scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. All’evento parteciperà anche l’attore Paolo Ruffini, regista del film Ragazzaccio sceneggiato con l’Associazione Di. Te. sul tema del Cyberbullismo, che verrà proiettato e discusso insieme al regista nel pomeriggio al Teatro Gentile di Fabriano, nell’area retrostante il Palazzo Comunale.
Gli spazi più belli del borgo saranno occupati da attività e laboratori creativi, in cui far lavorare il corpo e la mente in connessione con gli altri. Si potrà partecipare a giochi per tutta la famiglia e assistere agli interventi della criminologa Roberta Bruzzone sui rischi della rete e del dark web, e lo psicologo e presidente Di. Te., Giuseppe Lavenia, sulle dipendenze tecnologiche e l’educazione alla consapevolezza digitale, dell’ingegner Emanuele Frontoni, divulgatore scientifico. Tra gli sponsor: Fondazione Carifac, Fiorini Ascam, ENPAP, Salus familiae e Centro Salus. Saranno media partners Radio Gold, Skuola.net, In Terris.
Anna D'Ettorre anna.dettorre@regione.marche.it anna.dettorre