Dal 26 giugno sarà possibile visitare la mostra “Rodin a Gradara. Il Bacio di Paolo e Francesca nel Castello del Mito”. Esposizione, genesi e storia della scultura contemporanea di Auguste Rodin, tra le più celebri e amate sculture dei tempi moderni.
Nella storia del mito di Francesca da Rimini, Il Bacio di Rodin rappresenta una tappa fondamentale. Francesca, dopo i sette secoli di pene condannata all'inferno dalle leggi di Dio e degli uomini per la sua lussuria, dopo il riscatto dei Romantici d'Europa, dopo la "non condanna" di Foscolo e di Francesco De Sanctis e dopo i grandi artisti di ogni continente, con Rodin raggiunge il Paradiso. Un paradiso terrestre fissato in un abbraccio d'amore senza tempo e senza spazio che non ha bisogno di citazioni terrene salvo il libro le cui parole portano i giovani innamorati al sublime.
Si ha l'impressione che la beatitudine di questo bacio sia ovunque diffusa nei due corpi, è come un sole che sorge e la sua luce si posa ovunque. Lo scultore rappresenta infatti la conclusione della vicenda amorosa di Francesca nella più ortodossa interpretazione romantica che, a quei tempi, era già matura e diffusamente sentita. Non c'è tragedia nella scultura di Rodin, ma il legittimo amore di due giovani appassionati, compiuto e fissato in un abbraccio e in un bacio fuori dal tempo e dalle cose terrene.
Il capolavoro è il punto focale dell'esposizione che ha come obiettivo la divulgazione e valorizzazione del mito di Francesca da Rimini attraverso un'opera d'arte tra le più celebri e amate del XIX e del XX secolo. La contestualizzazione dell'opera avviene attraverso una narrazione fotografica, grafica, filmica e sonora realizzata con attenzione alle diverse prospettive di lettura che l'opera permette: artistica, storica, filosofica, sociale e civile.
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