martedì 22 luglio 2025  13:26 

Ammontano a quasi 5 milioni di euro le risorse che la Regione Marche metterà in campo per sostenere interventi che puntano a trasformare aree urbane trascurate o danneggiate in nuovi spazi verdi pubblici, restituendo così valore a luoghi oggi inutilizzati o compromessi. Le risorse – pari a 4.917.980 euro – saranno destinate agli enti locali attraverso contributi a fondo perduto, con l’obiettivo di migliorare la qualità ambientale, ampliare gli spazi verdi pubblici e rendere i centri abitati più sostenibili.

La Giunta regionale ha approvato i criteri di selezione dei progetti finanziabili, che porteranno alla pubblicazione dell’avviso pubblico rivolto a Comuni, Province, Unioni Montane e Unioni di Comuni.

"Queste risorse rappresentano un’opportunità concreta per i nostri Comuni – commenta l’assessore all’Urbanistica e alla Valorizzazione dei Beni Ambientali Stefano Aguzzi -. Recuperare aree degradate e trasformarle in spazi verdi significa migliorare la qualità dell’ambiente, ma anche la vita quotidiana delle persone. I progetti che nasceranno da questo bando potranno dare nuova vita a luoghi abbandonati o inutilizzati, rendendoli più belli, utili e sicuri per i cittadini. È un modo per prendersi cura del territorio e guardare al futuro con una visione più sostenibile”.  

L’obiettivo è chiaro: recuperare e rigenerare suoli degradati, restituendoli alla comunità attraverso la creazione o l’ampliamento di spazi verdi pubblici nelle aree urbanizzate. Un intervento concreto per migliorare la qualità della vita, contrastare la cementificazione e promuovere la sostenibilità urbana.

Il finanziamento rientra nella quota assegnata alla Regione Marche nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto del consumo di suolo, istituito con la Legge di Bilancio 2023 e disciplinato dal Decreto interministeriale n. 2 del 2 gennaio 2025, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), insieme ai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze.

I criteri approvati sono il risultato di un lavoro di confronto e coordinamento tra le regioni, il MASE, le Autorità di bacino e gli enti tecnici coinvolti, nell’ambito di un processo condiviso che ha permesso di conciliare l’uniformità di metodo richiesta a livello nazionale con le peculiarità locali, fondamentali per garantire interventi efficaci e mirati.

A breve sarà pubblicato l’avviso pubblico, che indicherà tempi e modalità per la presentazione delle domande. I progetti selezionati saranno poi sottoposti a una valutazione articolata in più fasi, fino alla definizione della graduatoria finale di finanziamento.