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mercoledì 22 dicembre 2021  11:17 

Il vincitore della XIX edizione del Premio Ermanno Casoli – la prima a svolgersi presso la sede ElicaMex di Querétaro (Messico) – è l'artista Jorge Satorre (Città del Messico, 1979). Satorre entra nel mondo di Elica con il progetto Pelusa, a cura di Francesco Pedraglio e Marcello Smarrelli, che inaugurerà martedì 7 dicembre presso la sede ElicaMex di Querétaro.

Il lavoro è il risultato di un percorso articolato che, partendo dal disegno e sviluppatosi attraverso l’incisione e la scultura, ha coinvolto oltre settanta dipendenti di ElicaMex. Una mostra dei disegni realizzati dall’artista, insieme alla presentazione di un libro che raccoglie ogni passo del progetto, si terrà il 9 dicembre 2021 presso la galleria d'arte LABOR di Città del Messico.

Interessato alla dialettica tra produzione industriale e artistica, Satorre riflette sulla natura della traccia lasciata dal lavoratore sui prodotti che contribuisce a creare. Gli oggetti realizzati in linea di produzione, contrariamente alle opere d’arte, sono standardizzati e seguono rigidi criteri legati alla funzionalità e al design. L’artista si è focalizzato sulla contrapposizione tra espressione personale e regola, tra istintualità e controllo di qualità, tra proposta soggettiva e standard di funzionalità. Il titolo del progetto – Pelusa, (lanugine) – sottolinea l’interesse di Satorre su ciò è considerato “scarto”, “avanzo” e utilizzarlo come punto di partenza per interpretare il processo produttivo e sviluppare il suo progetto artistico.

Attraverso la pratica del disegno dal vivo, nel corso di lunghi periodi di residenza presso lo stabilimento di ElicaMex, Satorre ha documentato una serie di stampi usati per realizzare le cappe da cucina, matrici diventate inutilizzabili a causa dell’usura e delle mutate esigenze di mercato. Affascinato da questo archivio di oggetti preziosi ma ormai inutili, l’artista ha trasformato i disegni in una serie di 19 incisioni usando come matrici lastre metalliche di scarto risultanti dalla lavorazione delle cappe.

Sul tema centrale del progetto – oggettività e soggettività nei processi di produzione industriale – l’artista ha realizzato un workshop con i lavoratori di ElicaMex focalizzando la sua attenzione sulla parte del sistema WCM (World Class Manufacturing) che permette ai lavoratori di proporre miglioramenti all’ambiente di lavoro, all’uso e al funzionamento dei macchinari. I “suggerimenti”, che possono arrivare anche tramite l’uso del disegno, hanno ispirato Satorre a realizzare un corso di disegno dal vivo, mostrando ai dipendenti le potenzialità narrative di questa tecnica.

Per esporre le 19 incisioni, l’artista ha realizzato quattro sculture in metallo di grande formato su cui ha allestito anche una selezione di “suggerimenti” provenienti dal WCM. Le sculture sono state integrate in maniera mimetica all’interno della fabbrica, progettate come il proseguimento delle strutture preesistenti: scale, recinti di protezione, pilastri. Queste strutture, prolungate e ingigantite, diventano residui formali di dispositivi tecnici che hanno definitivamente perso la loro funzionalità.

A conclusione del percorso durato oltre un anno, dilatato e amplificato dalla pandemia, Satorre ha raccolto i risultati dell’intero processo in un libro ibrido, a metà tra catalogo e libro d’artista, che ripropone le 19 incisioni affiancate ad un percorso fotografico nella fabbrica documentando la presenza delle sculture. Un archivio sui generis che imita nel formato e nell’impaginazione un tradizionale libro d’incisioni, suggerendo un’ulteriore chiave di lettura del progetto che può essere individuata nel rapporto personale ed emotivo creato dall’artista con le opere realizzate, lo spazio della fabbrica e le persone che la vivono.

 

Cartella immagini:
https://drive.google.com/drive/folders/11WLs_Sqa1aJLXtI9i5VHuGuDU33fCxte?usp=sharing

Didascalia alle immagini: Jorge Satorre, Pelusa, 2021. Premio Ermanno Casoli XIX edizione

 

JORGE SATORRE (Mexico City, 1979) (Città del Messico, 1979). Attraverso processi manuali e la sperimentazione di diversi materiali, il suo lavoro risponde generalmente a indicazioni di momenti storici nei contesti e nei temi a cui si riferisce. Dopo essersi avventurato nel campo dell’illustrazione editoriale all’inizio della sua carriera, il disegno continua ad essere il suo mezzo centrale, spesso prodotto da lui stesso, ma anche da collaboratori provenienti da diversi settori come fumettisti politici e illustratori scientifici e di fumetti. Le possibilità narrative del disegno gli permettono di far coesistere il registro oggettivo con elementi di finzione, e intendendo questa relazione come un’oscillazione di scale tra le versioni individuali e soggettive e quelle generali o egemoniche. Il suo lavoro è stato presentato individualmente in diverse istituzioni, tra cui: CRAC, Alsazia, Francia; CarrerasMugica (2020) – Bilbao, Spagna; REDCAT (2018) – Los Angeles, USA; Museo Tamayo (2017) e Labor Gallery (2017, 2014 e 2010) – Città del Messico, Messico; Statements (2014) – Art Basel, Svizzera; Artspace (2013) – Auckland, Nuova Zelanda; Halfhouse (2013) – Barcellona, Spagna; Art Positions (2011) – Miami Art Basel, USA; Le Grand Café (2010) – St-Nazaire, Francia; FormContent (2010) – Londra; Centro Cultural Montehermoso (2010) – Vitoria, Spagna; e La Casa Encendida (2006) – Madrid, Spagna.

PREMIO ERMANNO CASOLI

Il Premio viene istituito nel 1998 dalla Famiglia Casoli per ricordare Ermanno Casoli, imprenditore e fondatore di Elica, appassionato d’arte e artista egli stesso. Nato come premio acquisto, le opere venivano destinate per volontà della famiglia al Polo Museale – Complesso di Santa Lucia di Serra San Quirico (AN) dove, nel 2019, è stato inaugurato il Museo Premio Ermanno Casoli 1998-2007. Con l’istituzione della Fondazione Ermanno Casoli nel 2007 e la nomina a direttore artistico di Marcello Smarrelli, il Premio cambia volto e diventa una commissione affidata di edizione in edizione ad un nuovo artista, per realizzare un’opera d’arte in un’azienda, con la partecipazione attiva delle persone che ci lavorano. Il Premio viene attribuito a quegli artisti che nella loro ricerca mostrano una particolare sensibilità ai temi sociali e alla condivisione del lavoro, seguendo la metodologia di E-STRAORDINARIO, il progetto di formazione ideato e sperimentato dalla FEC, che mette l’artista al centro del processo formativo, utilizzando l’arte contemporanea come strumento di indagine del reale e potente metafora che attiva il pensiero innovativo e migliora gli ambienti di lavoro. Artisti vincitori delle precedenti edizioni: Matteo Fato (2020), Patrick Tuttofuoco (2019 special ed.), Elena Mazzi (2018), Andrea Mastrovito (2016), Yang Zhenzhong (2015), Danilo Correale (2013-2014), Anna Franceschini (2012), Francesco Barocco (2011) and Francesco Arena (2009). 

ELICA

Elica, attiva nel mercato sin dagli anni ‘70, è l’azienda leader globale nella produzione di cappe e piani aspiranti da cucina ed europeo nella realizzazione di motori per la ventilazione domestica. Presieduta da Francesco Casoli e guidata da Giulio Cocci, ha una piattaforma produttiva articolata in sette siti tra Italia, Polonia, Messico, India e Cina, con oltre 3.900 dipendenti. Lunga esperienza nel settore, grande attenzione al design, ricercatezza dei materiali e tecnologie avanzate che garantiscono massima efficienza e riduzione dei consumi, sono gli elementi che contraddistinguono il Gruppo Elica sul mercato e che hanno consentito all’azienda di rivoluzionare l’immagine tradizionale delle cappe da cucina: non più semplici accessori ma oggetti dal design unico in grado di migliorare la qualità della vita.