Lanario
Sistematica
Specie: Falco biarmicus
Classe: Aves
Ordine: Falconiformes
Stato di conservazione
Lista Rossa UICN Italiana: VU
Lista Rossa UICN Europea: EN
Lista Rossa UICN Globale: LC
Stato delle conoscenze nelle Marche
Stato attuale delle conoscenze: Buono
Stato attuale di conservazione: Sufficiente
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Elevato
Distribuzione in periodo riproduttivo nelle Marche
Lanario
Il Lanario è un rapace diurno di medie dimensioni simile al falco pellegrino che come questo si nutre soprattutto di uccelli di piccole e medie dimensioni che cattura in volo. Rispetto a questo tuttavia è anche in grado di predate sul terreno rettili e piccoli mammiferi. È una specie tipica delle aree desertiche e pre-desertiche africane con una piccola porzione del suo areale nella penisola balcanica ed in Italia e limite nord in Croazia e Emilia. Nelle Marche è sedentario e abbandona i siti di nidificazione quasi esclusivamente per spostarsi più o meno regolarmente nelle aree collinari e costiere, durante l’inverno, alla ricerca di cibo.
Habitat
Nelle Marche nidifica esclusivamente su pareti rocciose, anche di modeste dimensioni, collocate a quote non elevate. Le uova vengono deposte direttamente su terrazzini, cavità o nidi abbandonati da altre specie rupicole non facilmente raggiungibili da animali terrestri. I territori di caccia sono soprattutto le aree aperte, sia coltivi che pascoli, purché non eccessivamente sfruttati. L’ampio spettro di prede che è in grado di catturare gli consente comunque di sfruttare sostanzialmente tutti gli ambienti ad esclusione del folto dei boschi.
Distribuzione e consistenza nelle Marche
La specie è presente in modo sporadico lungo la catena appenninica mentre di recente non è stata confermata la nidificazione nel Parco Regionale del Monte Conero. La sua popolazione attualmente è stimabile in 10 – 15 coppie territoriali.
La specie nella Rete Natura 2000
La specie è segnalata in 31 siti (14 ZPS e 17 SIC) ma in uno di questi ultimi solo per l’attività di caccia. La possibilità che le aree di nidificazione del lanario siano utilizzate anche dal falco pellegrino fa si che non sia raro che il primo, più o meno temporaneamente, si sposti in località limitrofe per cui in alcuni siti Natura 2000 la segnalazione potrebbe non corrispondere ad una presenza attuale. La possibilità che sia solo trasferito e che non sia stato ancora contattato o che ritorni in aree ancora idonee ci spinge a considerare come dato sufficiente alla segnalazione qualunque prova di nidificazione risalente a non più di 20 anni fa.
La maggioranza delle aree utilizzate per la riproduzione nelle Marche è compresa all’interno della rete Natura 2000.
Minacce e pressioni
L’utilizzo delle pareti rocciose, anche di piccole dimensioni, per nidificare espone questa specie alla pressione esercitata dalle attività di arrampicata che, se condotte in prossimità di nidi attivi, possono portare al fallimento della riproduzione. La frequenza con cui viene svolta l’attività non è un fattore determinante poiché anche disturbi episodici possono avere effetti molto negativi.
Altre pressioni significative, viste anche le dimensioni limitate della popolazione, possono venire dalla mortalità provocata dalle linee elettriche aeree e dalla riduzione delle aree aperte, utilizzate per la caccia, causata dal decremento delle attività zootecniche.
A04.03 |
Agricoltura |
Assenza di pascolo |
A04 |
Agricoltura |
Sottoutilizzo dei pascoli |
A06.04 |
Agricoltura |
Abbandono delle coltivazioni |
A07 |
Agricoltura |
Uso di biocidi, ormoni e altri prodotti chimici |
A10.01 |
Agricoltura |
Rimozione di siepi e filari alberati |
B01.01 |
Selvicoltura |
Rimboschimento di aree aperte con specie autoctone |
B01.02 |
Selvicoltura |
Rimboschimento di aree aperte con specie alloctone |
C03.03 |
Attività minerarie, cave e produzione di energia |
Produzione energia eolica |
D02.01.01 |
Infrastrutture per il trasporto e per le utilities |
Linee elettriche e telefoniche aeree |
E01 |
Urbanizzazione e espansioni insediative |
Aree urbane ed edifici residenziali |
E02 |
Urbanizzazione e espansioni insediative |
Aree commerciali o produttive |
F03.02.02 |
Uso di risorse biologico (esclusa agricoltura e selvicoltura) |
Depredazione dei nidi |
F03.02.03 |
Uso di risorse biologico (esclusa agricoltura e selvicoltura) |
Trappolaggio, uso del veleno e bracconaggio |
G01.02 |
Disturbo antropico |
Escursionismo a piedi, cavallo e veicoli non motorizzati |
G01.03.02 |
Disturbo antropico |
Escursionismo con veicoli motorizzati da fuoristrada |
G01.04.01 |
Disturbo antropico |
Attività di arrampicata |
K02.01 |
Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi) |
Cambiamento nella composizione specifica (successione) |
K03.01 |
Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi) |
Competizione (fauna) |
Strategie di conservazione
Le strategie di gestione per questa specie passano soprattutto attraverso la tutela dei siti di nidificazione dal disturbo provocato dalle attività di fruizione ed in particolare da quelle di arrampicata. La messa in sicurezza delle linee elettriche nelle aree frequentate dal lanario è un altro elemento essenziale per garantirne la conservazione mentre per favorire l’espansione della popolazione potrebbe essere utile riqualificare le piccole pareti rocciose presenti nei siti di cava abbandonati creando nicchie e cavità adatte alla deposizione delle uova.
Siti Natura 2000 in cui รจ segnalata
ZPS:
ZSC/SIC: