Habitat

Habitat 3260

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Insufficiente
Stato attuale di conservazione: Insufficiente
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Molto basso

Siti in cui รจ segnalato

3260 - Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho- Batrachion

Vegetazione erbacea perenne paucispecifica a dominanza di macrofite acquatiche con foglie sommerse e apparati fiorali generalmente emersi, tra cui le più rappresentative sono Ranunculus trichophyllus subsp. trichophyllus, Callitriche sp pl., Myriophyllum sp. pl., Potamogeton sp. pl., Veronica anagallis-aquatica, Nasturtium officinale, Apium nodiflorum, Berula erecta, Zannichellia palustris, Glyceria fluitans  e Fontinalis antipyretica.
Si sviluppa nella parte centrale dei corsi d’acqua, in acque basse, limpide e non ombreggiate, dalla pianura alla fascia montana, dove la corrente è più veloce con acque fresche e ricche in calcare.

 

 

Caratterizzazione fitosociologica

Le cenosi acquatiche attribuite a questo habitat rientrano nelle alleanze Ranunculion fluitantis Neuhäusl 1959 e Ranunculion aquatilis Passarge 1964 (ordine Potametalia Koch 1926, classe Potametea Klika in Klika & Novák 1941).

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

L’area di distribuzione potenziale dell’habitat interessa i principali corsi d’acqua marchigiani.

 

L'habitat nella Rete Natura 2000

L’Habitat ha una distribuzione molto limitata nella rete Natura 2000 essendo segnalato in 3 soli siti per una superficie complessiva di appena 5,58 ha. La sua presenza nella regione è tuttavia certamente molto più ampia ma la scarsa diffusione dei SIC negli ambienti fluviali fa si che gran parte delle aree in cui si rinviene non siano compresi nella rete.

 

Minacce e pressioni

L’habitat è minacciato soprattutto dalle modificazioni strutturali e dalle alterazioni degli equilibri idrici dei bacini, che sono dovute a processi di urbanizzazione (costruzione di strade, edifici, ponti), ad interventi di artificializzazione dell’alveo (rettificazione, arginatura, ecc.), a sbarramenti dei corsi d’acqua (processi d’erosione fluviale), alle captazioni idriche (abbassamento della falda e prosciugamento degli specchi d’acqua), all’estrazione di ghiaia e sabbia e alla complessiva modifica del regime delle portate. L’habitat è minacciato anche dal cambiamento della qualità delle acque, dovuto allo scarico di eccessive quantità di azoto e fosforo, provenienti dalle acque reflue urbane e dalle colture agricole, all’emissione di composti organici volatili e alla deposizione d’inquinanti atmosferici.

 

C01.01.03

Attività minerarie, cave e produzione di energia

Rimozione di materiale dai greti

H01

Inquinamento

Inquinamento acque superficiali

J02.01.03

Modificazione dei sistemi naturali

Ritombamento di canali, stagni, laghi, ecc.

J02.03.02

Modificazione dei sistemi naturali

Canalizzazione

J02.05.02

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica della struttura dei corsi d'acqua

J02.06

Modificazione dei sistemi naturali

Prelievo di acque superficiali

J02.10

Modificazione dei sistemi naturali

Gestione della vegetazione aquatica e delle sponde per il drenaggio

J02.12.02

Modificazione dei sistemi naturali

Dighe e difese da inondazione nelle acque interne

J03.05.02

Modificazione dei sistemi naturali

Repentina modifica dei fattori abiotici (acqua)

I01

Specie e generi invasivi e/o problematici

Specie invasive allocotone

 

 

Strategie di conservazione

Le strategie di conservazione dell’habitat devono essere finalizzate alla tutela e riqualificazione dei corpi d'acqua superficiali, sia definendo un quadro generale di indirizzi e prescrizioni, finalizzati alla regolamentazione e gestione delle risorse idriche a scala di bacino, sia con specifici interventi rivolti alla conservazione di singole emergenze, come sorgenti, pozze, laghetti, fontanili, torrenti e altre risorse idriche.

 

 

 

ZSC/SIC presenti: