Habitat

Habitat 6420

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Insufficiente
Stato attuale di conservazione:  Non definibile
Il Ruolo della Rete Natura 2000:
Non definibile

Siti in cui รจ segnalato

6420 - Praterie umide mediterranee con piante erbacee alte del Molinio-Holoschoenion

Formazioni erbacee perenni dei climi mediterranei, a dominanza di specie giunchiformi quali Scirpoides holoschoenus, Juncus maritimus e J. acutus, presenti prevalentemente nei sistemi dunali lungo le coste, ma talvolta anche in ambienti umidi interni. Si sviluppano su suoli sabbioso-argillosi umidi e sono capaci di tollerare anche periodi di aridità estiva. Tra le specie indicatrici dell’habitat si possono annoverare Agrostis stolonifera, Briza minor, Cyperus longus, Dittrichia viscosa, Dorycnium rectum, Eupatorium cannabinum, Galium debile, Genista tinctoria, Hypericum tetrapterum,  Molinia caerulea, Oenanthe pimpinelloides, Prunella vulgaris, Pulicaria dysenterica, Schoenus nigricans, Serratula tinctoria, Tetragonolobus maritimus e Trifolium resupinatum.

 

 

Caratterizzazione fitosociologica

Le cenosi riferite a questo habitat sono attribuite all’alleanza Molinio-Holoschoenion vulgaris Br.-Bl. ex Tchou 1948 (ordine Holoschoenetalia vulgaris Br.-Bl. ex Tchou 1948, classe Molinio-Arrhenatheretea Tx. 1937).

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

La distribuzione dell’habitat è limitata alla fascia costiera marchigiana, ma la sua distribuzione a livello regionale necessita di essere ulteriormente indagata e precisata.

 

L'habitat nella Rete Natura 2000

L’Habitat allo stato attuale è segnalato esclusivamente in due siti, entrambi in fondovalle prossimi alla costa. La superficie complessiva nella rete risulta essere di 15,43 ha ma non è possibile, vista la scarsità di informazioni, valutare quanto rappresenta del totale regionale.

 

Minacce e pressioni

In assenza di gestione si innescano processi di successione secondaria che conducono all'invasione da parte di specie legnose igrofile (come per esempio salici e pioppi) e alla formazione di boschi e boscaglie igrofili. Un’altra potenziale minaccia è quella derivante dal disturbo  dovuto al calpestio o al passaggio di mezzi motorizzati e non, che possono provocare fenomeni di compattazione del suolo.

L’habitat può essere minacciato anche da interventi di ripulitura delle aree interdunali e dei margini dei corsi d’acqua.

 

 

A04.03

Agricoltura

Assenza di pascolo

G01.02

Disturbo antropico

Escursionismo a piedi, cavallo e veicoli non motorizzati

G01.03.02

Disturbo antropico

Escursionismo con veicoli motorizzati da fuoristrada

G05.01

Disturbo antropico

Calpestio e utilizzo eccessivo

G05.05

Disturbo antropico

Intensa manutenzione e pulizia di parchi e spiagge

J03.01.05

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica della composizione e struttura delle fitocenosi (successioni evolutive)

K02.01

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Cambiamento nella composizione specifica (successione)

 

Strategie di conservazione

La conoscenza della distribuzione della risorsa e la definizione del suo stato di conservazione sono di fondamentale importanza per l’adozione di appropriate misure di tutela. La conservazione dell’habitat non può prescindere, inoltre, dall’adozione di un piano di monitoraggio della distribuzione e della composizione floristica della comunità esso riferite. Il monitoraggio dovrà essere in grado di individuare la presenza di processi dinamici in atto, valutare i loro effetti sullo stato di conservazione dell’habitat e consentire la tempestiva realizzazione di Interventi specifici a tutela dell’habitat stesso.

 

 

 

ZSC/SIC presenti: