Habitat

Habitat 9220*

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Sufficiente
Stato attuale di conservazione:  Sufficiente
Il Ruolo della Rete Natura 2000:
Molto elevato

Siti in cui รจ segnalato

9220* - Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis

Boschi misti di faggio (Fagus sylvatica) con abete bianco (Abies alba), a cui possono associarsi acero riccio (Acer platanoides) e acero di monte (A. pseudoplatanus), con Allium pendulinum, Anemone apennina, Aremonia agrimonioides, Calamintha grandiflora, Cardamine chelidonia, Geranium versicolor, Epipactis microphylla, Ilex aquifolium, Moehringia trinervia, Neottia nidus-avis e Pulmonaria apennina.

 

 

Caratterizzazione fitosociologica

L’habitat è stato inquadrato nelle subassociazioni Solidagini-Fagetum sylvaticae (Longhitano & Ronsisvalle 1974) Ubaldi et al. ex Ubaldi 1995 abietosum albae (Longhitano & Ronsisvalle 1974) Ubaldi et al. ex Ubaldi 1995 e Cardamino heptaphyllae-Fagetum sylvaticae Hoffmann & Oberd. 1967 abietetosum albae (suballeanza Cardamino kitaibelii-Fagenion sylvaticae, alleanza Aremonio-Fagion sylvaticae, ordine Fagetalia sylvaticae Pawl. 1928, classe Querco-Fagetea Br.-Bl. & Vlieger in Vlieger 1937).

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

Boschi misti di faggio con abete bianco sono presenti sui Monti della Laga e presso Bocca Trabaria, in località Fonte degli Abeti. Nonostante la sua rarità, si ravvisa nel territorio marchigiano la potenzialità per il recupero dell’habitat, aspetto che andrebbe ulteriormente approfondito.

 

L'habitat nella Rete Natura 2000

L’Habitat è molto raro nelle Marche e per questo è segnalato in due soli siti, IT5310010 “Alpe della Luna - Bocca Trabaria” e IT5340008 “Valle della Corte” che coprono sostanzialmente tutta la sua distribuzione attuale. La superficie complessiva, ricavata dai Formulari, è di appena 37,4 ha.

 

Minacce e pressioni

Le forme di gestione forestale praticate nel passato hanno estinto le popolazioni locali di abete bianco, mentre quelle attualmente praticate non consentono il loro recupero senza specifici interventi di reintroduzione. Infatti, l’avviamento ad alto fusto dei boschi di faggio in territori con potenzialità per l’abete bianco determina un’elevata copertura delle chiome dello strato arboreo dominante ed è in gran parte responsabile, insieme ai cambiamenti climatici, delle condizioni di sofferenza degli esemplari di abete bianco.

 

B02.04

Selvicoltura

Rimozione degli alberi morti o morenti

B06

Selvicoltura

Pascolo in aree boschive

B07.02

Selvicoltura

Ceduazione

B02.03

Selvicoltura

Rimozione del sottobosco

B03

Selvicoltura

Sfruttamento forestale senza reimpianto o ricrescita naturale

B07.03

Selvicoltura

Apertura piste forestali

D01.02

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Strade

F03.01.01

Uso di risorse biologico (esclusa agricoltura e selvicoltura)

Danni causati dalla selvaggina (per densità eccessiva)

F04.02

Uso di risorse biologico (esclusa agricoltura e selvicoltura)

Raccolta per consumo domestico (funghi, piccoli frutti, ecc.)

G05.01

Disturbo antropico

Calpestio e utilizzo eccessivo

J01.01

Modificazione dei sistemi naturali

Incendi di origine antropica

J03.01.06

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica della composizione e struttura delle fitocenosi (successioni regressive)

K04.05

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Danni da erbivori

M01

Cambiamenti climatici

 

 

Strategie di conservazione

Studio della potenzialità del territorio per l’abete bianco al fine dell’ampliamento geografico delle stazioni attuali ed interventi di reintroduzione nelle aree vocate.

Divieto di pascolo in bosco.

Adozione di specifici piani di assestamento forestale da redigersi per ambiti omogenei ed unitari, che considerino le necessità ecologiche della specie.

Definizione delle linee guida per la conversione a fustaia e interventi selvicolturali di miglioramento strutturale che promuovano la massima diversificazione floristico-strutturale in relazione alle caratteristiche ecologiche dell’abete bianco.

Definizione di un quadro generale di indirizzi e prescrizioni, finalizzati all’adeguamento delle norme regolamentari esistenti.

Introduzione di misure per la regolamentazione delle attività venatorie e di quelle per la raccolta delle risorse del bosco.

Promozione di tecniche di gestione forestale a minor impatto.

 

 

 

ZSC/SIC presenti: