Specie

Nibbio reale

Sistematica

Specie: Milvus milvus
Classe: Aves
Ordine: Falconiformes

Stato di conservazione

Lista Rossa UICN Italiana: VU

Lista Rossa UICN Europea: NT

Lista Rossa UICN Globale: NT

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Ottimo
Stato attuale di conservazione: Vulnerabile
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Molto elevato

Distribuzione in periodo riproduttivo nelle Marche

Nibbio reale

Il Nibbio reale è un rapace diurno di medie dimensioni facilmente riconoscibile per la coda forcuta e per le ali lunghe e sottili su cui spicca una netta macchia bianca. Si nutre di mammiferi di piccole e medie dimensioni, uccelli e rettili; piuttosto eclettico utilizza ampiamente anche carogne e rifiuti organici che raccoglie presso le discariche. La piccola popolazione regionale è sostanzialmente sedentaria sebbene siano stati registrati ampi movimenti erratici. Durante la stagione invernale possono essere presenti anche individui svernanti.

 

 

 

Habitat

L’habitat del Nibbio reale è costituito dalle aree collinari in cui sono presenti boschi con alberi sufficientemente grandi da potervi collocare il nido accanto ad ampie aree aperte, sia coltivate che non, in cui si alimenta; evita le zone con agricoltura intensiva. Per la nidificazione non ha bisogno di complessi forestali molto vasti ma è sensibile al disturbo prodotto dalle attività antropiche. 

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

La presenza del nibbio reale nelle Marche è legata ad un progetto di reintroduzione in corso all’interno del Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi che è l’unica area in cui la specie si riproduce. Attualmente è stimato che si siano insediate 3 -5 coppie nidificanti (dati Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi).

 

La specie nella Rete Natura 2000

Allo stato attuale la specie è presente solo nei siti (1 ZPS e 2 SIC) in cui è in corso il progetto di reintroduzione. L’intera popolazione nidificante in regione è ovviamente all’interno di Natura 2000.

 

 

Minacce e pressioni

L’attuale presenza della specie, frutto di reintroduzione, è ancora in fase di stabilizzazione e quindi soggetta a molti rischi potenziali.
Allargando lo sguardo ad una prospettiva più ampia il consolidamento della popolazione regionale sembra subire le maggiori pressioni dall’intensivizzazione dell’agricoltura nelle aree collinari e dalla scomparsa delle coltivazione e della zootecnia in quelle montane.
La mortalità per elettrocuzione o urto provocata dalle linee elettriche aeree e quella dovuto all’utilizzo, per fortuna non più indiscriminato, dei bocconi avvelenati, sono ulteriori minacce all’insediamento stabile della specie anche al di fuori dell’area del Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi in cui è in fase di reintroduzione.

 

A02.01

Agricoltura

Intensificazione delle pratiche agrarie

A03.01

Agricoltura

Sfalcio intenso o in intesificazione

A03.03

Agricoltura

Assenza di sfalcio

A04.01

Agricoltura

Pascolo intensivo

A04.03

Agricoltura

Assenza di pascolo

A04

Agricoltura

Sottoutilizzo dei pascoli

A06.04

Agricoltura

Abbandono delle coltivazioni

A07

Agricoltura

Uso di biocidi, ormoni e altri prodotti chimici

A10.01

Agricoltura

Rimozione di siepi e filari alberati

A10.03

Agricoltura

Rimozione margini erbosi

B01.01

Selvicoltura

Rimboschimento di aree aperte con specie autoctone

B01.02

Selvicoltura

Rimboschimento di aree aperte con specie alloctone

B02.05

Selvicoltura

Produzione forestale non intensiva (lasciando legno morto e alberi maturi)

B07.02

Selvicoltura

Ceduazione

B07.03

Selvicoltura

Apertura piste forestali

C03.03

Attività minerarie, cave e produzione di energia

Produzione energia eolica

D02.01.01

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Linee elettriche e telefoniche aeree

E01

Urbanizzazione e espansioni insediative

Aree urbane ed edifici residenziali

E02

Urbanizzazione e espansioni insediative

Aree commerciali o produttive

F03.02.03

Uso di risorse biologico (esclusa agricoltura e selvicoltura)

Trappolaggio, uso del veleno e bracconaggio

G01.03.02

Disturbo antropico

Escursionismo con veicoli motorizzati da fuoristrada

J01.01

Modificazione dei sistemi naturali

Incendi di origine antropica

J03.01.01

Modificazione dei sistemi naturali

Riduzione della disponibilità di prede (comprese carcasse)

K02.01

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Cambiamento nella composizione specifica (successione)

 

Strategie di conservazione

La presenza della specie è legata ad un progetto di reintroduzione, ancora in fase di realizzazione, condotto dal Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi e per ora la gestione della specie è puntualmente prevista da questo.
Nel futuro la strategia da adottare dovrebbe essere volta a permettere l’espansione e il consolidamento del nucleo originario. A questo scopo la strada da percorrere è quella di eliminare i potenziali fattori di detrimento nelle aree idonee alla specie. In particolare dovrebbe essere favorita la messa in sicurezza delle linee elettriche aeree e sostenute le attività agricole e zootecniche non intensive per evitare l’eccessiva espansione formazioni arboree. La gestione dei boschi collinari, anche di quelli di piccole dimensioni, dovrebbe poi garantire la presenza di alberi maturi, adatti alla nidificazione. Sarebbe utile, soprattutto in una prima fase, la creazione di una rete di carnai attraverso i quali fornire alimentazione supplementare alla specie. Questa misura avrebbe peraltro effetti positivi anche su altri rapaci che si nutrono di animali morti come, tra gli altri, l’aquila reale. Da ultimo andrebbe valutata l’opportunità di creare altri nuclei riproduttivi attraverso ulteriori programmi di reintroduzione. 

 

 

 

Siti Natura 2000 in cui รจ segnalata

 

ZPS:

 

ZSC/SIC: