Habitat

Habitat 7210*

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Sufficiente
Stato attuale di conservazione: Insufficiente
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Molto elevato

Siti in cui รจ segnalato

7210* - Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del Caricion davallianae

Vegetazione erbacea paucispecifica a dominanza di Cladium mariscus, cui possono associarsi altre specie quali Carex elata, Phragmites australis, Mentha aquatica, Lysimachia vulgaris, Lythrum salicaria e Galium palustre, che si sviluppa in ambienti palustri e lungo le sponde di aree lacustri, in acque da oligotrofiche a mesotrofiche, con pH da neutro a basico; su suoli ricchi in basi e in carbonato di calcio. Colonizza le sponde lacustri con acque profonde fino a circa 80 cm, ma che possono prosciugarsi d’estate.

 

 

Caratterizzazione fitosociologica

La vegetazione a dominanza di Cladium mariscus è riferita all'associazione Mariscetum serrati Zobrist 1935 (alleanza Caricion elatae Koch 1926,  ordine Phragmitetalia Koch 1926 em. Pignatti 1953, classe Phragmito-Magnocaricetea Klika in Klika e Novak 1941). 

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

L’habitat è molto raro nelle Marche, presente presso i laghetti di Portonovo.

 

L'habitat nella Rete Natura 2000

L’Habitat è segnalato in un solo sito, il SIC IT5320006 “Portonovo e falesia calcarea a mare” con una superficie estremamente ridotta, stimata nei Formulari in appena 0,25 ha. Attualmente la rete Natura 2000 comprende l’unica stazione nota per il territorio regionale e svolge quindi un ruolo molto elevato per la sua gestione.

 

Minacce e pressioni

I principali fattori di minaccia sono rappresentati dall’inquinamento acque superficiali, dai cambiamenti antropici negli assetti idraulici dei bacini e dalla gestione dei processi dinamici della vegetazione degli ambienti palustri.

 

 

H01

Inquinamento

Inquinamento acque superficiali

I01

Specie e generi invasivi e/o problematici

Specie invasive allocotone

J02.01.02

Modificazione dei sistemi naturali

Bonifica di aree marine, estuari e paludi

J02.02.01

Modificazione dei sistemi naturali

Dragaggio e rimozione di sedimenti in acque dolci

J02.10

Modificazione dei sistemi naturali

Gestione della vegetazione aquatica e delle sponde per il drenaggio

J02.11.01

Modificazione dei sistemi naturali

Deposito di sedimenti

J02.13

Modificazione dei sistemi naturali

Abbandono della gestione dei corpi d'acqua

J02.14

Modificazione dei sistemi naturali

Cambiamenti nella qualità delle acque per alterazione antropica della salinità

J02.15

Modificazione dei sistemi naturali

Altri cambiamenti antropici negli assetti idraulici

J03.01.05

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica della composizione e struttura delle fitocenosi (successioni evolutive)

K01.03

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Essiccamento

K02.01

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Cambiamento nella composizione specifica (successione)

 

Strategie di conservazione

La persistenza della formazione vegetale riferita all’habitat è subordinata al mantenimento dei parametri fisici e chimico fisici delle acque. Fenomeni di eutrofizzazione tendono a fare evolvere la vegetazione verso altre formazioni della classe Phragmito-Magnocaricetea.

Risultano pertanto di fondamentale importanza per la conservazione dell’habitat il monitoraggio della composizione floristica e delle sue eventuali variazioni nel tempo, degli eventuali processi dinamici in atto e delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque del bacino. Le condizioni di conservazione estremamente precarie hanno fatto si che l’ente gestore del sito, il Parco Regionale del Conero, abbia avviato un progetto specifico di tutela del Claudium mariscus

 

 

 

ZSC/SIC presenti: