giovedì 21 settembre 2023  17:35 

Bella immagine di Sarnano 

 

Definire il quadro organico delle attività relative alla ricostruzione pubblica e privata, il tutto attraverso indirizzi, criteri, prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire speditezza, efficacia e qualità. Tenendo conto, ovviamente, delle tante peculiarità del territorio sarnanese.

Con la firma del vicecommissario Francesco Acquaroli, ed il parere positivo dell’USR, è stato infatti approvato il Programma Straordinario di Ricostruzione di Sarnano, in provincia di Macerata.

Redatto dallo stesso USR in collaborazione con il Comune, il programma rappresenta il risultato di un intenso percorso di confronto e condivisione con la cittadinanza, e pone attenzione non solo sul centro storico del capoluogo, ma anche sulle frazioni di Giampereto, Cese, San Cassiano e Terro, per un importo totale stimato di circa 13 milioni. Sì, perché è bene ricordare che il PSR non finanzia nulla ma pianifica, appunto, ciò che il Comune metterà in atto nel corso del tempo.

Nel novero, dunque, ci sono anche una serie di azioni strategiche relative alle opere pubbliche: recupero di spazi urbani, della viabilità, di edifici pubblici. Nel capoluogo, ad esempio, le priorità individuate riguardano proprio queste tematiche ma non solo: per il rilancio post sisma si ritengono fondamentali pure indagini e rilievi su grotte e cavità sotterranee dello stesso centro storico.

Discorso diverso per le frazioni. A Giampereto, tra le altre cose, è ritenuta basilare la messa in sicurezza della viabilità accesso (compreso gli attraversamenti del fosso Tennacola) ma anche il recupero della Chiesa di San Lorenzo e quello delle fontane esistenti. A San Cassiano si lavorerà sul rifacimento di tutte le pavimentazioni sia per le vie di accesso che per gli spazi pubblici da ricostruire ma anche sul rifacimento della piazza principale. Accessibilità al primo posto anche a Cese, con il ripristino e la messa in sicurezza del percorso di arrivo, e a Terro. 

Infine Piobbico, dove al primo posto ci sono le opere di urbanizzazione e restyling delle pavimentazioni, dopo il nulla osta per la ricostruzione giunto a seguito dello studio condotto dall’Università di Camerino, dato che sull’abitato della frazione insiste una frana che interessa il versante orientale del monte Pizzo di Meta.