giovedì 1 giugno 2023  08:50 
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di Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche

La Storia ci ha consegnato il compito di governare la Regione Marche in anni che saranno ricordati come i più bui e difficili, dal punto di vista sociale ed economico, dal Dopoguerra in avanti.

Un contesto complicato che ha avuto e ha ripercussioni destinate a cambiare il mondo per sempre. È, infatti, assai improbabile un ritorno a quell’economia globalizzata che ha messo in mostra tutti i suoi limiti alla prova dei fatti. Situazioni nuove necessitano di strumenti nuovi e proprio su questo solco ci siamo mossi anche nell’immaginare quali azioni mettere in campo per sostenere le imprese, gli investimenti necessari alle attività economiche per cambiare pelle e stare al passo con i tempi.

L’obiettivo è far tornare le Marche tra le regioni più sviluppate del Paese. I momenti di crisi sono quelli in cui occorre investire di più e diversificare, rafforzarsi, cercare di contenere o modificare in parte o del tutto la produttività aziendale. Difficile soprattutto se si è una piccola media impresa senza garanzie.

Per questo abbiamo deciso di intervenire per favorire l’accesso al credito, l’approccio a quel sistema bancario che non a tutti è permesso. Di qui la politica dedicata ai confidi regionali, coloro che meglio di tutti conoscono il territorio e che meglio si trasformano in un interlocutore dalla capacità di comprendere e affiancare le imprese nella loro sfida quotidiana. In una regione come la nostra, penalizzata dal punto di vista infrastrutturale e danneggiata dalle ultime catastrofi naturali come il terremoto e o le esondazioni le pmi restano comunque un punto di riferimento caratterizzante della nostra economia. Per questo dobbiamo sostenerle.