giovedì 22 giugno 2023  17:40 

Una veduta di Roccafluvione

 

Origini millenarie, come testimoniato dalle lance e dagli elmi appartenenti al neolitico oggi esposti al Museo Archeologico di Ascoli Piceno. Eppure successivamente, in epoca alto medievale, rientrava nell’area di controllo dell’Abbazia di Farfa, che lungo la valle del Fluvione possedeva numerosi centri religiosi. Fu denominata Roccaseregnana fino al 1863, quando assunse il toponimo attuale, composto dal termine rocca e dall’idronimo Fluvione, appunto, che deriva dal latino Fluvius, corso d’acqua, fiume.

Si parla di Roccafluvione, comune del Piceno che vanta dalla sua un patrimonio paesaggistico e storico notevole. Ma non solo. Qui brillano anche eccellenze agroalimentari.

Un territorio vasto, per lo più montuoso, dove trovano posto una sessantina di frazioni. Tra queste, una volta vi era il castello di Pizzorullo, che amministrava un grande territorio oggi compreso tra le zone meridionali della vicina Comunanza e la zona di Pedara e Cerqueto, frazioni di Roccafluvione. Il castello si trovava sopra al colle omonimo, dove rimangono poche tracce; in passato, però, era cinto da mura e possedeva un palazzo comunale, una chiesa e una piazza. Nel 1277 entrò nelle competenze del Comune di Ascoli, fino a decadere ed essere abbandonato ed annesso al nuovo comune di Roccafluvione nel 1866.

Il terremoto del 2016 ha colpito duro anche qui, causando inagibilità e disagi. Motivo per cui la nuova ordinanza 137 ha previsto 20 nuovi interventi per una copertura finanziaria di 6.899.750 euro.

Ben 2.500.000 euro serviranno per il consolidamento del corpo stradale e dei manufatti accessori alle provinciali 65 (Roccafluvione - Palmiano) e 184 (Tavernelle), opera molto attesa dal comprensorio montano. Sempre in materia di infrastrutture, sono in programma azioni nel capoluogo (480.000 euro) e sulle strade di Aletta (180.000 euro), Sassomaio (250.000 euro), Stabino (60.000 euro), San Giacomo (300.000 euro), Furcola-Cerqueto-Pedara (96.000 euro) e Fonte dei Pioppi (208.000 euro).

Previsto anche il rifacimento del muro di contenimento "Ripa a monte" con sistemazione annessa della sede stradale (172.500 euro). Sempre nel capoluogo, saranno riparate dai danni del sisma due palestre, quella del centro funzionale (234.000 euro) e della bocciofila (390.000 euro).

Somma importante anche per i lavori sul Ponte di Brandi (517.500 euro).

Infine i cimiteri. C’è copertura economica per quelli delle frazioni di Agelli (195.000 euro), Colleiano (230.000 euro), Forcella (138.000 euro), Gaico (120.750 euro), Meschia (149.500 euro),  Osoli (184.000 euro), Pastina (149.500 euro) e Scalelle (345.000 euro).