mercoledì 14 giugno 2023  15:03 

L'avvio delle demolizioni nella frazione di Rapegna 

 

Oggi un passo decisivo per la ricostruzione di Castelsantangelo sul Nera, con l’avvio delle demolizioni nel capoluogo e nelle frazioni di Vallinfante e Rapegna.

Si tratta un lavoro articolato, portato avanti in poco meno di due anni, ovvero dalla presa in carico dell’Ufficio Speciale Ricostruzione, periodo durante il quale lo stesso ufficio ha riorganizzato la struttura per affrontare le nuove sfide per l’esecuzione di quanto previsto dalla specifica Ordinanza Speciale.

Quello di Castelsantangelo sul Nera, infatti, è il piano più importante di “Messa in sicurezza, demolizione, rimozione, trasporto e recupero delle macerie degli edifici pubblici e privati”. Sia per numero di edifici coinvolti, ben 179 divisi in 11 lotti, che per il costo totale dell’operazione, che si assesta sui 13.552.450 euro.

Un’operazione dunque delicata per il numero di immobili da trattare (il più alto tra i comuni colpiti dal sisma), per la complessità delle due procedure di gara che hanno richiesto lunghe tempistiche prima di arrivare alle 32 imprese coinvolte nelle lavorazioni, per la vastità e la particolarità del territorio.

Un’operazione che l’Ufficio Speciale Ricostruzione diretto da Marco Trovarelli, con il Settore Ordinanze Speciali guidato da Giuseppe Laureti, ha messo a terra lavorando senza soluzione di continuità da quando, nell’estate del 2021, ha assunto il ruolo di soggetto attuatore per gli interventi da portare a termine nei territori più danneggiati del cratere marchigiano, vale a dire Arquata del Tronto, nell’Ascolano, Ussita, Visso, Pieve Torina e, naturalmente, Castelsantangelo sul Nera, nel Maceratese.

Nello specifico, il piano ha l’obiettivo di rimuovere edifici e macerie che ostacolano la ricostruzione vera e propria dei borghi, fase senza cui la ripartenza non potrebbe avere luogo.

Secondo le previsioni, il volume complessivo di macerie lavorate, pesate, trasportate e recuperate/smaltite per il territorio di Castelsantangelo sul Nera, è di circa 36.420 metri cubi, per un peso complessivo che si aggira intorno alle 60.200 tonnellate.

I lavori sono diretti dal geometra Michele Paoloni (capoluogo) e dall’ingegnere Attilio Mogianesi (frazioni), i servizi sono diretti dal geometra Antonio Gagliardi, mentre il ruolo di responsabile unico del procedimento è degli architetti Gino Micozzi (per le demolizioni) e Daiana Tedei (per i servizi), col supporto dell’ingegnere Marianna Buratti.

Le imprese a cui è affidato il delicato compito di eseguire le demolizioni e la relativa rimozione delle macerie, coinvolgendo i proprietari delle abitazioni, sono invece la Tecnocoperture Srl per la rimozione amianto, Marinelli Costruzioni Srl e De Santis Quartilio per il lotto denominato Capoluogo zona bassa, Cagnini Costruzioni Srl e Fratelli Mizioli Srl per il lotto Vallinfante Alta 2 e Clei Società Cooperativa e Mannocchi Luigino Srl per il lotto Rapegna 2.