giovedì 1 giugno 2023  17:20 

Le Marche possono vantare una cultura di Protezione civile che ormai fa scuola: negli anni la Protezione civile regionale ha operato in tutti i tipi di scenari sviluppando una capacità di risposta in ambito di grandi emergenze sanitarie con interventi anche a livello internazionale.

Tutto ciò ha consentito alla Regione Marche/Direzione protezione civile, in collaborazione con l’associazione di volontariato di protezione civile ARES Onlus -  professionisti della sanità specializzati nella medicina delle catastrofi - di partecipare con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ad un percorso coordinato e finanziato dalla Commissione Europea e finalizzato alla stesura di protocolli di intervento delle strutture sanitarie, omogenei a livello internazionale, per garantire le attivazioni più efficaci e operative nelle diverse condizioni di emergenza campale. In virtù delle esperienze acquisite, quindi, le Marche sono state scelte dal Dipartimento di Protezione civile della presidenza del Consiglio dei Ministri per organizzare ed ospitare un’esercitazione/simulazione di ambito europeo dal 6 al 9 giugno ad Arcevia, chiamata “ ModEx Arcevia 2023”. Il Comune di Arcevia aveva ospitato già nel 2015 una prima esercitazione dello stesso livello conseguendo ottimi risultati.  

“ E’ un evento di grande complessità organizzativa – ha sottolineato l’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi – che coinvolge non solo Arcevia ma anche moltissime infrastrutture nodali del nostro territorio e conferma il ruolo di primo piano della nostra Protezione civile nell’allestimento, accoglienza e logistica in scenari calamitosi e naturalmente tutto ciò ci inorgoglisce. Per la seconda volta ad Arcevia e per la seconda volta in Italia questo tipo di esercitazione è anche all’insegna della forte collaborazione tra Enti istituzionali chiamati a dare risposte emergenziali, come sta accadendo nella vicina Emilia Romagna a cui va il mio senso di piena solidarietà. Sono sicuro che saremo all’altezza della nostra tradizione in questo settore e che i risultati potranno contribuire alla elaborazione di protocolli europei comuni. Un particolare ringraziamento a tutti i volontari che si prodigheranno in questi 4 giorni per l’ottima riuscita dell’evento.”    

Anche il Prefetto di Ancona, Darco Pellos ha rimarcato il significato di questa esercitazione in termini di perfetta collaborazione istituzionale, “con la Regione Marche, con i Comuni e con tutte le forze dell’ordine del territorio, a partire dai Vigili del Fuoco come sempre “ colonna portante” nelle operazioni in emergenza. Il sistema di Protezione civile – ha evidenziato – è un modello in scala dello Stato, ispirato ai principi di sussidiarietà e solidarietà sanciti dalla nostra Costituzione. E il sistema marchigiano di protezione civile si distingue da anni per la massima efficienza e valore. “

“ Arcevia ha aderito con grande entusiasmo e consapevolezza a questo evento – ha spiegato il sindaco Dario Perticaroli – e tutta la popolazione, giovane e anziana, le tante associazioni hanno profuso il massimo sforzo per la migliore ospitalità e organizzazione di questa esercitazione. Oltre al significato in termini di cultura della prevenzione, sarà anche un’occasione di promozione turistica e di racconto delle eccellenze del territorio.”   

Come ha spiegato il dirigente della Protezione Civile regionale, Stefano Stefoni, la nuova simulazione Arcevia Modex prenderà l’avvio operativamente dalle ore 07.30  del 6 giugno alle ore 15.00 del 9 giugno ininterrottamente e vedrà coinvolti dall’estero 3 moduli sanitari (Emergency Medical Team - EMT) provenienti da Romania, Germania, Austria, 1 squadra di supporto tecnico dalla Lituania, personale sanitario dall’Andorra, un gruppo di esperti europei di protezione civile dalla Romania, Italia, Grecia, in uno scenario conseguente un evento sismico in evoluzione di magnitudo 7.2 per un totale di circa 250 partecipanti.  Modex simulerà l’intero ciclo di una missione di soccorso dall’arrivo sul luogo del disastro alle operazioni di smobilitazione, al massimo grado di realismo anche con figuranti/pazienti feriti. E’ prevista un’area esercitativa di 126 kmq, una media di circa 350 simulatori/giorno, centinaia di casi sanitari simulati, un modulo TAST e 70 esperti/ ossservatori da una cabina di regia .

Ogni modulo EMT sarà composto da una struttura campale, materiali sanitari e sarà dotato di personale sanitario e logistico (30/40 unità). Lo scenario si svolgerà in un paese fittizio (Modulistan), non prevede l’attivazione del modello di intervento italiano di protezione civile, ma di fatto si realizza nel territorio della provincia di Ancona (coinvolgendo tra l’altro aeroporto, porto di Ancona, ospedali di Jesi – Fabriano – Senigallia), come hanno illustrato la funzionaria della Protezione civile, Susanna Balducci e il rappresentante di Ares , Mario Caroli.

Il progetto finanziato dalla Commissione Europea DG ECHO nell’ambito del programma formativo ed esercitativo, previsto per il Meccanismo Unionale di Protezione Civile, che prevede esercitazioni con l’intervento di diversi paesi europei, riguarda la progettazione e realizzazione di esercitazioni su scala reale e ha lo scopo di verificare specifici aspetti della gestione di emergenze, che prevedano l’attivazione del meccanismo di protezione civile a livello europeo, in particolare, testando la capacità di risposta dei paesi coinvolti da tali simulazioni.

L’esercitazione è diretta dal Consorzio Internazionale formato da Italia, Croce Rossa Austria, Ispettorato emergenza Romania, IDF Corpo sanitario Israele, MSB Svezia, Direttorato Salute Norvegia e coordinato da Johanniter – Unfall- Hilfe e.v.  (Germania), anche attraverso l’attivazione di una struttura di coordinamento, Exercise Control - EXCON, che verrà allestita e attivata presso il Centro Culturale San Francesco di Arcevia.

L’esercitazione si concluderà nella serata del 09 giugno con un social event che si svolgerà nella Piazza di Arcevia, a cui parteciperanno tutti gli organizzatori, gli esperti, i team stranieri intervenuti e i volontari di protezione civile oltre che la popolazione di Arcevia e la mattina del 10 giugno è prevista la cerimonia di chiusura dell’evento, con la condivisione dei risultati esercitativi,  il saluto a tutti i team partecipanti e la consegna degli attestati.