giovedì 9 marzo 2023  14:32 

Un'immagine della Torretta

 

Fin dal 1356 risultava Castello di Fermo. Motivo per cui fu munito di una cinta muraria con quattro torrioni, due dei quali ancora esistenti. Simboli di un comune, quello di Monte Giberto, dagli inconfondibili tratti caratteristici.

Proprio su uno dei torrioni si andrà ad agire in materia di riparazione post sisma, grazie al progetto appena approvato dall’Ufficio Speciale Ricostruzione ed alla concessione del contributo di 187.000 euro.

Il bel borgo del Fermano, dunque, si riappropria così di uno dei suoi simboli più cari.

Nota storica: nel 1936, nell'elenco degli edifici monumentali, il Ministero dell'Educazione Nazionale descriveva così le fortificazioni di Monte Giberto: "Mura castellane frammentarie con arco acuto trecentesco e quattro torrioni cubici coevi". Con ogni probabilità il contesto urbano dove insisteva la torretta era molto simile a quello attuale: l'insediamento medievale, principalmente in mattoni, alle spalle e davanti un affaccio su un paesaggio rurale che si estende fino ai Monti Appenini. Un panorama mozzafiato.

L’obiettivo dell’intervento, ovviamente, è quello di sistemare i danni provocati dal terremoto ma anche quello di recuperare l’intero edificio, sia dal punto di vista strutturale che estetico e funzionale. 

L’opera di scavo del materiale di risulta ed altro, che satura il piano interrato, unito ad altre opere (realizzazione di vespaio, isolamento, masetti, pavimento etc) permetterà di recuperare spazio importante nel livello sottostante il piano d’entrata.

Dal punto di vista strutturale, verranno effettuate opere per il consolidamento della muratura portante in mattoni mentre per quanto riguarda il contrafforte, la muratura verrà cucita all’angolo attraverso barre di acciaio fissate con resine; è previsto l’adeguamento delle piattabande e la posa in opera di nuovi architravi in legno.

Tra le altre cose, infine, verrà ripristinato l’accesso al piano sommitale che era precedentemente inaccessibile. A copertura dell’arrivo della scala verrà posto un volume in vetro, morfologicamente seguente l’andamento della scala, con struttura in acciaio. Il tetto ad una falda sarà di nuova realizzazione. Restando sull’ultimo livello, verrà ricostruito il merlo angolare mancante e cuciti al parapetto murario i restanti merli.