giovedì 18 agosto 2022  13:40 

Nel comune di Castelsantangelo sul Nera (Macerata), tra il capoluogo e le frazioni, saranno demoliti ben 179 edifici, il numero più alto nella zona del cratere marchigiano. Si tratta di un’operazione fondamentale (e complessa) per dare il là al processo di ricostruzione di uno dei luoghi più colpiti dal sisma del 2016.

Gli interventi pianificati dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, che riveste il ruolo di soggetto attuatore, sono divisi in due tranche: una riguarda proprio il capoluogo, ed ha un costo di circa 2.700.000 euro per 40 edifici, mentre l’altro riguarda le sei frazioni di Macchie, Nocelleto, Nocria, Gualdo, Rapegna e Vallinfante ed ha un costo di circa 6.500.000 euro per 139 edifici. I lavori, in base a una timeline che prevede per la prossima settimana le procedure di gara per l’affidamento, dovrebbero partire entro il mese di settembre.

 Nello specifico, a Castelsantangelo, il progetto coinvolge 20 immobili nella parte alta del borgo e 20 nella   parte bassa, le cui operazioni prenderanno il via in maniera parallela. I lavori prevedono la demolizione   totale o parziale, lo smontaggio controllato, la cernita dei materiali (al fine di recuperare beni di valore e   strutture architettoniche e storiche di pregio) e alcune messe e in sicurezza, nonché la realizzazione di una   strada provvisoria di accesso al cantiere.  

 A livello numerico, è stato stimato un volume complessivo di oltre 8.600 metri cubi di macerie che verranno   lavorate e successivamente pesate, trasportate e recuperate/smaltite, per un peso complessivo che si aggira   intorno alle 14.200 tonnellate.

 Macerie e materiali di risulta saranno sottoposti alla relativa cernita al fine di effettuare la corretta codifica   dei codici Cer e procedere così al trasporto presso gli impianti autorizzati di smaltimento e/o recupero.

 Stesso discorso nelle frazioni di Macchie (6 edifici), Nocelleto (13), Nocria (17), Gualdo (19),

Rapegna (35) e Vallinfante (49), per un totale appunto di 139 edifici. In tal caso la stima del volume complessivo di macerie che verranno lavorate è di circa 27.882 metri cubi per un peso complessivo valutato di circa 46.006 tonnellate.

Il piano demolizioni redatto dall’Usr prevede interventi anche a Ussita (12 edifici ed il cimitero monumentale di Castelmurato), Visso (77), Pieve Torina (12) ed Arquata (24). Proprio nel comune piceno, simbolo della tragedia del terremoto, il 22 agosto partiranno i lavori nel centro storico.