Una giornata importante per Arquata e per tutto il cratere sismico delle Marche. Il piano demolizioni nel borgo più colpito dal sisma del 2016 è pronto a partire. Mesi di lavoro burocratico-amministrativo e, da oggi, strada spianata anche per gli altri quattro comuni ricompresi nel programma: Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Pieve Torina. Un totale di circa 15 milioni di euro per 17 interventi che andranno ad agire su oltre 300 edifici, la cui demolizione è propedeutica alla successiva ricostruzione.
Nella giornata di giovedì 11 agosto si è tenuto un importante sopralluogo operativo proprio ad Arquata, prima nella sede del Comune, poi nel centro storico, dove subito dopo Ferragosto partiranno i lavori di demolizione su 24 edifici pericolanti, per un totale di quasi 3 milioni di euro.
Presenti all’incontro, utile a tracciare le coordinate organizzative del cantiere ed una serie di fondamentali aspetti, da quello ambientale fino alle normative sanitarie e sulla sicurezza, i tecnici dell’Ufficio Speciale Ricostruzione, di Comune, Arpam, Asur, Soprintendenza, la ditta incaricata, l ’ingegner Sergio Ciampolillo, che ha curato la progettazione dell’intervento, e l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli.
I lavori ad Arquata sanciranno l’avvio di un intervento complesso, atteso, che di fatto sancisce la partenza del processo di ricostruzione. Principi fondanti, la collaborazione ed il coinvolgimento della popolazione. Ecco perché durante le operazioni di demolizione, smontaggio controllato e di rimozione delle macerie, verrà allestita un’area apposita per i proprietari degli immobili interessati, utile come ricovero per garantire il recupero di eventuali beni personali.
Luca Tuco Capponi luca.capponi@regione.marche.it luca.capponi