mercoledì 22 dicembre 2021  17:03 

“Insieme per realizzare al più presto la Fano-Grosseto a quattro corsie”. Ne dà notizia l’assessore alle Infrastrutture, Francesco Baldelli subito dopo l’approvazione in Giunta del ‘Protocollo d’intesa per il completamento dell’itinerario stradale E78’ elaborato con le Regioni Umbria e Toscana.  Un documento frutto di una serie di incontri istituzionali, con cui le tre Regioni si impegnano a promuovere congiuntamente nei confronti di Anas e Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili la progettazione a quattro corsie dell’intero itinerario e la realizzazione dei tratti ancora mancanti, in particolare, nel territorio marchigiano, la seconda canna del traforo della Guinza e il tratto da Santo Stefano di Gaifa al confine con l’Umbria.

“E’ la prima volta che le Regioni Marche, Umbria e Toscana parlano ‘ad una voce sola’ ad Anas e Mims per il completamento a quattro corsie di un’opera che i cittadini e le imprese di tutto il centro Italia, e non solo, invocano da decenni e che porterebbe molteplici benefici economici e territoriali – evidenzia l’assessore Baldelli -. Secondo le stime di un recente studio, la Fano-Grosseto a quattro corsie ridurrebbe notevolmente il tempo di percorrenza dalla costa adriatica alla costa tirrenica, con un abbattimento dei costi di trasporto. Un toccasana per lo sviluppo turistico di tutto il territorio interessato e per la crescita concorrenziale delle nostre imprese. Crescita turistica ed economica che trarrebbe ulteriore spinta dallo sviluppo dei due porti, che, una volta migliorato il loro collegamento con la E78 a quattro corsie, acquisirebbero maggiore capacità attrattiva. L'infrastruttura, inoltre, migliorerebbe l'accesso alle aree interne, non più isolate ma adeguatamente collegate con il resto del Paese. Ciò significherebbe la rinascita delle città attraversate dall'infrastruttura e dei loro dintorni, da troppo tempo soggette ad uno spopolamento che va invertito quanto prima”.

“Infine – aggiunge l'assessore - la riduzione dei tempi di percorrenza da costa a costa porterebbe ad un abbattimento dell'emissione di Co2 nell'aria. Un notevole beneficio ambientale, quindi, che indico per ultimo ma che ultimo non considero affatto. Tutte le misure che la Giunta Acquaroli ha adottato in campo infrastrutturale in questo primo anno e mezzo di legislatura procedono, infatti, verso lo sviluppo di una mobilità sostenibile e in sicurezza, dalla promozione dell'anello ferroviario all'incremento delle piste ciclabili, proprio perché rappresenta l'unico futuro possibile”.

Nell'ambito degli spostamenti delle persone e delle merci, la Fano-Grosseto assume un rilievo strategico non solo interregionale, ma anche nazionale ed europeo. L'Unione Europea l'ha infatti inserita nella rete europea Ten-T, che ha lo specifico obiettivo di consentire una mobilità senza ostacoli, sicura e sostenibile di persone e merci, nonché di favorire l'accesibilità e la connettività per tutte le Regioni dell'Unione, contribuendo all'ulteriore crescita economica, alla competitività in una prospettiva globale e ad una migliore coesione territoriale. “In quest'ottica – conclude Baldelli -, è evidente come non sia perseguibile la realizzazione della E78 a due sole corsie. Dimezzata non sarebbe funzionale all'obiettivo che le ha attribuito la stessa Unione Europea”.

Ecco perché le Regioni Marche, Umbria e Toscana, su iniziativa del presidente Acquaroli e dell'assessore Baldelli, hanno deciso di fare fronte comune per raggiungere il risultato. Non solo promuovendo nei confronti di Mims e Anas la realizzazione a quattro corsie lungo i 270 km complessivi di tracciato. Ma anche affiancando il commissario straordinario Massimo Simonini nell'elaborazione del cronoprogramma e nel reperimento di finanziamenti. Il Protocollo, infatti, prevede anche la costituzione di un Comitato di Coordinamento Istituzionale, ovvero una cabina di regia a supporto del commissario straordinario, composto dagli assessori regionali competenti in materia.